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Le perplessità

Sondrio Arena, aumentano i dubbi delle minoranze

Dopo l'interrogazione presentata dal consigliere Angelinis, la risposta dell'assessore Michele Diasio non ha chiarito tutti i dubbi dei componenti dell'opposizione circa i costi di gestione della struttura

Rimangono i dubbi sui costi di gestione della Sondrio Arena e le preoccupazioni circa il futuro della struttura multifunzionale voluta dall'amministrazione del capoluogo. Il consigliere Stefano Angelinis (Giugni Sindaco) aveva presentato, infatti, un'interrogazione relativa alla discordanza delle cifre riferite dai componenti della giunta prima nel corso della presentazione ufficiale della struttura e poi a mezzo stampa negli ultimi giorni con una differenza di centinaia di migliaia di euro proprio relativamente ai costi di gestione.

L'assessore allo sport Michele Diasio se da un lato ha precisato che "nei progetti non c'è alcun riferimento a centri commerciali, ma solo a eventuali impianti a sostegno della gestione della struttura, come per esempio per il food & beverage o per il noleggio di attrezzature sportive", dall'altro ha sottolineato come "sia difficile al momento parlare di costi reali che potranno essere individuati in maniera più precisa solo più avanti in base alle scelte progettuali".

Struttura importante

In ogni caso lo stesso Diasio ha sottolineato l'importanza della Sondrio Arena come struttura che può ospitare diverse discipline sportive o eventi musicali (e in base al tipo d'evento ospitato la capienza potrà cambiare dai 2000 agli 8000 posti circa) e che dunque può costituire un asset importante per il capoluogo di provincia come impianto di qualità nell'ottica del turismo sportivo, trend che si sta sempre più sviluppando.

Differenze non chiarite

"La risposta - ha però sottolineato Stefano Angelinis - non ha chiarito le differenze emerse tra le cifre indicate nello studio preliminare e quelle comunicate a mezzo stampa e che indicano costi di gestione addirittura triplicati. L'opera, insomma, rischia di appesantire pesantemente le casse del Comune".

"Altre strutture simili - ha concluso Angelinis - in località a vocazione molto più turistica di Sondrio hanno conti in rosso e poi non capisco come non si possa non considerare l'impatto del covid per un'opera la cui sostenibilità si basa sul riempimento della stessa con il pubblico".

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