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Si parla di Morelli e Montagna ma il consigliere ha un cognome del sud e non è adeguato, bufera sulla Pedrazzi

Il consigliere regionale valtellinese della Lega contro Gregorio Mammì del Movimento 5 Stelle per le sue origini. Dura la replica anche di Usuelli (+Europa). Il video

«Mi sconcerta come un consigliere, come può essere il consigliere Mammì Consolato (M5S), mi pare si chiami, possa capire di quello che sono i problemi della montagna, come possa conoscere realmente la montagna. Pretanto, sarebbe già tanto se l'avesse vista in cartolina, magari pure rovesciata. Prima di prendere determinate considerazioni si faccia un attimino un esame di coscienza».

È con queste parole, pronunciate nel corso della seduta del Consiglio regionale sull’Assestamento al Bilancio, nel dibatto su di un ordine del giorno sull'Ospedale Morelli di Sondalo (leggi qui), che la Consigliera regionale leghista della Valmalenco, Simona Pedrazzi, ha ironizzato sul cognome del Consigliere regionale Gregorio Mammì, eletto tra le fila del Movimento 5 Stelle, considerato non adeguato, per il suo cognome, di discutere di montagna.

«Il vero volto della Lega, si travestono da nazionalisti ma in realtà pensano ancora alla secessione Lombarda, in questo caso alla secessione territoriale. La consigliera Pedrazzi oltre a una vasta ignoranza in geografia dà fiato a  pregiudizi demenziali, io sono fiero delle mie origini Calabresi, ho vissuto sempre in Lombardia dove sono stato eletto e rappresento i cittadini di tutta la regione. Francamente poteva risparmiarsi un’uscita offensiva e discriminatoria per milioni di italiani. Salvini e i suoi che chiedono voti al sud sono falsi come un Giuda qualsiasi: i loro pregiudizi fanno vergognare tutto il paese. Attendo scuse da Pedrazzi» ha commentato a "bocce ferme" il pentastellato Mammì.

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