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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Le sardine rispondono a Sertori: «Siamo stufi degli slogan»

Sabato 14 il primo raduno in Valtellina. Le regole per una manifestazione pacifica

«Siamo l’unico Paese al mondo in cui si organizzano manifestazioni per mostrare dissenso contro l’opposizione» aveva detto a SondrioToday l’assessore regionale della Lega, Massimo Sertori, commentando il movimento popolare delle sardine, prossimo a scendere in piazza a Sondrio sabato 14 dicembre.

Un commento al quale i rappresentanti valtellinesi delle sardine si sono sentiti in dovere di dare una risposta. «Gentile signor Sertori, abbiamo più volte dichiarato di essere contro razzismo, fascismo, intolleranza, esclusione, discriminazione, utilizzo di slogan, pilotaggio di informazioni, sfruttamento di disinformazione ed ignoranza. È da questo che desideriamo “slegarci” e dal pensiero politico che prevale, per la maggioranza, in Valtellina. Se lei afferma che siamo contro l’opposizione, sta dichiarando implicitamente che tale opposizione incarna proprio razzismo, fascismo, intolleranza e sfruttamento di analfabetismo funzionale e ignoranza» hanno commentato con una vena polemica le sardine della provincia di Sondrio.

Lontani dagli slogan

«I valori che ci muovono, sono quelli che dovrebbero unire ogni essere umano. Siamo tutti italiani, indipendentemente dal partito (o nel nostro caso ‘non-partito’) che abbracciamo. Siamo stufi degli slogan, ma che cosa significa esattamente ‘slogan’? "Frase concettosa e sintetica, orecchiabile e suggestiva, destinata a rimanere impressa nella mente e persuadere l’ascoltatore" Ed è proprio con uno slogan che Massimo Sertori ha risposto al nostro desiderio di esprimere pacificamente le nostre opinioni» hanno aggiunto i rappresentanti del movimento popolare.

L'invito a manifestare

Poi le sardine di Valtellina e Valchiavenna si rivolgono ai loro conterranei affinché possano unirsi alla manifestazione di piazza Campello. «Vi invitiamo dunque, fratelli italiani e non, a cantare con noi l’inno del nostro bel Pese, in piazza, affinché possiate gridare che anche voi siete chiaramente e inequivocabilmente avversi ai contro-valori sopra indicati».

«Canteremo anche ‘Bella ciao’ che, come abbiamo espresso nei giorni scorsi, è una canzone che inneggia alla libertà: alla libertà di pensiero e di espressione. Sarebbe bello se questo movimento di sardine potesse unirci sotto gli stessi ideali, andando oltre le differenze politiche (che continueranno ad esserci) e insegnandoci una comunicazione senza violenza o voglia di soppraffare l’avversario politico» hanno continuato dalla sardine valtellinesi.

sardine provincia sondrio-2

Infine un invito a Massimo Sertori ad unirsi alla manifestazione. «È ora di fare l’interesse degli italiani, di tutti gli italiani però, non solo di quelli che si piegano al pensiero che, di volta in volta, un certo partito rappresenta come maggioranza. La invitiamo in piazza, il 14 dicembre, per manifestare insieme a noi senza bandiere politiche».

Il regolamento della manifestazione

Onde evitare incomprensioni o messaggi sbagliati le sardine della provincia di Sondrio hanno voluto dare alcune regole per una manifestazione civile, scevra da odio ed intolleranza.

«Quello che vorremmo fare è spronare i nostri politici a restituirci qualcosa in cui credere e in cui riconoscersi», i cori e gli striscioni/cartelloni dovranno contenere messaggi positivi e propositivi, «non ci assoceremo con messaggi che esprimeranno violenza» hanno rimarcato le sardine.

«Ricordiamo a tutti che sarà una manifestazione pacifica volta al ritorno di alcuni valori imprescindibili quali il rispetto, l’unione, l’amore, l’istruzione e l’onestà. Ci dissoceremo da chiunque infranga il regolamento» hanno concluso i rappresentanti del movimento ispirato alle sardine di Bologna.

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