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Sanità di montagna, il PD provinciale: "Ennesimo disastro della gestione leghista"

Tam: "Manca innovazione, nessun piano di rilancio". Curti: "Le promesse fatte arrivano solo al prossimo anno e alle elezioni"

A seguito della visita dell’assessore regionale alla Sanità Gallera in provincia il PD provinciale per bocca del suo segretario, Giovanni Curti, ha preso posizione in merito alle dichiarazioni dei vertici regionali in materia di sanità in Valtellina e Valchiavenna.  

“Il punto qualificante della visita dei vertici della sanità locale in provincia è la ripresa del dialogo col territorio, dopo le ripetute richieste che erano rimaste senza ascolto, e la promessa volontà di trovare delle soluzioni più condivise per il futuro. E’ un punto di partenza, così come lo sono i promessi incentivi per il personale medico, che però non ci lascia soddisfatti. Per scongiurare il taglio a servizi importanti è stata necessaria una vasta mobilitazione e una massiccia protesta dei cittadini, delle amministrazioni e delle forze politiche locali. Rimangono diversi nodi da affrontare e discutere assieme: non bastano le promesse fatte, che arrivano solo fino al prossimo anno quando si voterà in Regione. I temi sono tanti e vanno fatte delle scelte: per fare solo uno dei tanti esempi, mi preoccupa ad esempio il futuro delle specialità dell’ospedale di Sondalo.Le situazioni da analizzare sono tante: stiamo ancora aspettando che la Regione riconosca degli stanziamenti significativi per la sanità di montagna e metta in atto le azioni per la riqualificazione delle nostre strutture e dei nostri servizi sanitari. Non bastano sicuramente le considerazioni del consigliere della Lega Parolo che “le risorse sono quelle che sono””.

Sulla questione è intervenuto anche Marco Tam, coordinatore della Commissione sanità del PD provinciale. “La  Lega  ha  gestito  male  e in ritardo  di  anni la  partenza  della sanità  di Montagna. A fronte  delle  reiterate richieste  di  Sindaci  e  Comitati, ha  offerto  un  pacchetto  di proposte  di  sola  manutenzione pre-elettorale, senza nessun verso salto di qualità. Sono state messe sul tavolo poche centinaia  di migliaia  di  euro, per altro in tre  anni: dopo anni di disagi, tagli, aumento dei tassi di fuga la Lega ci ha offerto delle tende per la protezione civile e due spiccioli. Gallera, Parolo e i loro direttori, nella sfilata di Sondalo, non hanno detto nulla sui tassi di fuga né sugli investimenti necessari per contrastare lo scadimento di livello dei nostri ospedali, la loro lenta decadenza e la crescente disaffezione e disperazione dei nostri operatori. Nonostante l’intervento pressante degli amministratori locali, la Lega si è dimostrata incapace di gestire le aziende di sanità di montagna con efficacia, innovazione, investimenti appropriati e dirigenti all’altezza del  ruolo di  rilancio  e progettazione di cui abbiamo bisogno. La  sfiducia  e l’incertezza  restano  determinanti  nella  sanità  nelle nostre Valli: come Commissione sanità del Partito democratico abbiamo da tempo chiesto certezze, investimenti strutturali in personale altamente qualificato per ridurre i tassi di fuga e non una manutenzione al ribasso dell’esistente.”

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