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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Elezioni Politiche, Fratelli d'Italia primo partito anche in Valtellina

Anche in provincia di Sondrio non c'è storia: il partito di Giorgia Meloni stacca di molto la Lega. Male Pd e M5S

Hanno un non so che di storico le elezioni politiche 2022 in provincia di Sondrio. Dopo anni di egemonia leghista il partito più votato in Valtellina e Valchiavenna è stato Fratelli d'Italia. Un risultato netto, forse più di ogni rosea previsione. Nel collegio uninominale alla Camera, solo per fare un esempio, la compagine di Giorgia Meloni ha ottenuto 32,98% dei consensi, ben oltre quanto ottenuto dai compagni di coalizione fermi al 18,69%.

È ad ogni modo il centrodestra a dominare. Giancarlo Giorgetti è stato eletto proprio nel collegio uninominale della provincia di Sondrio come deputato con il 61,85% delle preferenze. Seconda Valeria Caterina Duico, in rappresentanza del centrosinistra, capace di raccogliere il 19,79% dei consensi.

Il centrosinistra in provincia di Sondrio resta, come detto, al di sotto del 20% dei consensi. Il capofila Partito Democratico ottiene il 13% dei voti seppur nella città di Sondrio abbia ottenuto il 20% (per la Lega nel capoluogo il 13% circa). Scarso il risultato ottenuto dal Movimento 5 Stelle, alla luce, soprattutto, di quanto ottenuto a livello nazionale. Un buon risultato invece per il Terzo Polo di Renzi e Calenda votato dal 10% degli elettori valtellinesi. Risultato analogo per Forza Italia.

Elezioni: i risultati nazionali

Exit poll sovrapponibili ai sondaggi delle ultime settimane. Poi proiezioni che "fanno male" a Lega e Pd. Il centrodestra (da oggi sbilanciato più a destra che al centro) ha vinto le elezioni. Giorgia Meloni è molto vicina (eufemismo) a Palazzo Chigi, sarà la prima donna premier. Fratelli d'Italia primo partito, Pd secondo (ma sotto al 20 per cento e con voci di un possibile passo indietro di Letta), M5s terzo e "soddisfatto" (sopra al 15 per cento) davanti alla Lega che collassa (al Nord quasi ovunque almeno doppiata da Fdi).

Le domande a tarda notte erano sostanzialmente due. Primo, quanto nel dettaglio sarà ampio dentro al centrodestra il distacco tra Fdi e Lega-Fi (il Carroccio è a sorpresa addirittura sotto al 10 per cento, tallonato da una Forza Italia che "tiene" oltre le previsioni). Da quello probabilmente dipenderà il grado di autonomia dagli alleati che Meloni avrà nella formazione del governo. Secondo: la vittoria del M5s in vari uninominali al Sud potrebbe assottigliare (per le logiche della legge elettorale), ma non di molto, la maggioranza del centrodestra al Senato (c'entra il premio di maggioranza e come viene assegnato).

Il centrodestra, questo è il dato più importante, avrà in ogni caso una maggioranza autonoma anche al Senato, che era il vero unico dubbio della vigilia, sufficiente per navigare almeno in una prima fase con una certa tranquillità. Calenda e Renzi, che superano il 7 per cento, sembrano aver dragato voti più al Pd che a Forza Italia. Di Maio fuori dal parlamento. De Magistris e Paragone non raggiungono la soglia di sbarramento.

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