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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Mario Draghi stasera alle 19 al Quirinale con la lista dei ministri

L'annuncio del Colle: il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, riceverà oggi, alle ore 19.00, al Palazzo del Quirinale, il Presidente del Consiglio incaricato

Mario Draghi andrà alle 19 al Quirinale con la lista dei ministri. Lo fa sapere un comunicato del Colle: "Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, riceverà oggi, alle ore 19.00, al Palazzo del Quirinale, il Presidente del Consiglio incaricato, Professor Mario Draghi. L'Ufficio Stampa della Presidenza della Repubblica informa che la Sala Stampa allestita nel Salone delle Feste sarà aperta a partire dalle ore 18.00. Così come concordato con l'Ordine dei Giornalisti e l'Associazione Stampa Parlamentare potranno accedere le testate sorteggiate come primo "pool" e già presenti nel corso delle Consultazioni".

Mario Draghi alle 19 al Quirinale con la lista dei ministri

Si sa ancora pochissimo sulla lista dei ministri che oggi Draghi porterà al Quirinale. Il ministero per la Transizione ecologica, caldeggiato da Beppe Grillo e annunciato alle associazioni ambientaliste, è già oggetto misterioso e ambito da diversi partiti. Per la sua guida viene citato l'ex ministro, apprezzato dai Cinque stelle, Enrico Giovannini, ma anche Catia Bastioli, amministratore delegato di Novamont. Non si esclude però il un 'superministro' politico come il premier uscente Conte o lo spacchettamento delle deleghe, dallo sviluppo economico all'ambiente, tra diversi viceministri. Si discute già anche delle ambite deleghe all'Economia, ministero per il quale viene ancora considerato 'in pole' Daniele Franco, direttore generale di Bankitalia: si fanno i nomi di Ernesto Maria Ruffini per la riforma del fisco e poi di figure politiche esperte, come il leghista Massimo Garavaglia, nelle caselle di viceministri e sottosegretari. Negli ambienti politici c'è grande agitazione tra chi aspira a entrare al governo, anche da 'semplice' sottosegretario. In giornata si diffonde la voce che Draghi abbia chiesto informalmente alle segreterie di inviare una 'shortlist' di candidati tra cui scegliere.

Ma su possibili rose di candidati non c'è alcuna conferma e viene smentita, in ambienti vicini al premier incaricato, l'attendibilità di gran parte delle ipotesi circolate negli ultimi giorni. Sarà Draghi a chiamare i ministri, a ridosso della chiusura della lista. La presenza di donne si annuncia consistente. E c'è chi ipotizza che alla fine ai tecnici nel governo vadano deleghe di peso, ma che numericamente i politici possano essere di più. Continua a circolare l'ipotesi che i ministri di partito siano dodici: tre al M5s, due ciascuno a Pd, Fi e Lega, uno a Leu, Iv e Misto. Quanto ai nomi, si citano Giancarlo Giorgetti e Riccardo Molinari o Giulia Bongiorno per la Lega, Luigi Di Maio e Stefano Patuanelli per il M5s ('fuori quota', eventualmente, il premier Giuseppe Conte), per il Pd sarebbero in lizza Andrea Orlando, Dario Franceschini e Lorenzo Guerini (difficile l'ingresso del segretario Nicola Zingaretti, anche perché potrebbe chiedere poi di entrare Matteo Salvini). In Fi si citano Antonio Tajani e Anna Maria Bernini, per Leu Roberto Speranza, per Iv Teresa Bellanova. Resisteranno questi nomi alla prova di Draghi? Difficile dire. Così come non confermati sono i nomi dei possibili tecnici al governo. Circola con insistenza l'ipotesi di Carlo Cottarelli alla Pa, Marta Cartabia alla Giustizia, Luciana Lamorgese all'Interno, Rocco Bellantone alla Salute, Elisabetta Belloni agli Esteri.

Intanto Orizzonte Scuola, sito di settore molto consultato dai docenti, ha fatto un sondaggio tra i propri utenti, "svolto nelle scorse ore", per chiedere "chi preferisse a Viale Trastevere: il nome di Bianchi ha prevalso, seppur di poco, rispetto a quello di Azzolina, attuale ministra". Nel dettagli il 33,09% degli utenti di Orizzonte scuola (pari a 1.178) dice sì a Bianchi, mentre il 30,62% degli utenti (pari a 1.090) non sarebbe contrario alla riconferma della deputata pentastellata. Piu' staccati gli altri, Antonella Polimeni, Cristina Messa e Antonio Malaschini". Polimeni, però, "potrebbe tornare in auge qualora Draghi decidesse di accorpare il ministero dell'Istruzione con quello dell'Universita' (il 'vecchio' Miur)". L'ex rettore dell'Universita' di Ferrara, e già assessore regionale, ha gia' coordinato la task force ministeriale per la gestione della ripartenza delle scuole dopo la prima ondata dell'epidemia di Covid-19. 

Fonte: Today.it

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