È iniziata l'era Menegola in Provincia di Sondrio

Il nuovo presidente della Provincia di Sondrio, Davide Menegola, si è insediato. Nel pomeriggio di giovedì 9 febbraio, in occasione del primo consiglio provinciale dopo le elezioni, il sindaco di Talamona ha giurato sulla Costituzione italiana garantendo impegno e ringraziando chi lo ha sostenuto andandolo a votare. "Devo ringraziare chi mi ha votato, in totale 63 amministrazioni del nostro territorio su di un totale di 77 Comuni. Direi che, al di là dell'esito elettorale modesto, c'è stata una buona rappresentatività del territorio. Ho accettato la candidatura perché fosse una candidatura che rappresentasse il territorio. Non posso che essere soddisfatto del sostegno dei colleghi sindaci", ha dichiarato ad inizio seduta facendo riferimento alle polemiche sollevate da Forza Italia e Fratelli d'Italia sulla scarsa affluenza alle urne. 

Già da diversi giorni il neo-eletto è al lavoro nel suo nuovo ufficio presso palazzo Muzio. "Sto cercando di capire cosa c'è sul tavolo. Un po' di cose me le aveva spiegato Moretti (l'ex presidente della Provincia, ndr), ora sto acquisendo un po' di informazioni, mi sto confrontando con i consiglieri, con i dirigenti e con i funzionari. Un po' per volta prenderò in mano la situazione insieme ai colleghi e coinvolgendo i sindaci. Tra le priorità sul tavolo ci sono le Olimpiadi, strategiche per il territorio, il PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale), la questione dei rifiuti riciclati delle Cave e dell'edilizia, le concessioni idroelettriche ed il piano faunistico-venatorio", ha illustrato desideroso di mettersi all'opera Menegola.

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"Tessere di partito? Io sono un democristiano"

Tra le critiche più accese espresse da Fratelli d'Italia e Forza Italia a Davide Menegola vi è quella di essere un "candidato extra area", un candidato cioè non scelto all'interno della coalizione locale di centrodestra. Non in pochi nelle scorse settimane, infatti, hanno descritto il sindaco di Talamona come un simpatizzante del Partito Democratico, accusandolo di "avere in tasca" la tessera del partito. A tal proposito il nuovo numero uno dell'ente provinciale ha negato. "L'unica tessera di partito che ho avuto in tasca è quella della Democrazia Cristiana quando avevo 17 anni e mezzo. Oggi, a differenza di altri, sparsi in diversi partiti, di ogni orientamento, non mi sento rappresentato. Mi riconosco convintamente nel popolarismo cattolico ma non ho più tessere partitiche", ha spiegato Menegola per fare chiarezza una volta per tutte.

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