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Sanità di Montagna, le cinque proposte di Letizia Moratti

"La sanità è un tema per me prioritario, l’ho detto molte volte e non perdo occasione di ribadirlo, e la sanità di montagna necessita di attenzione e cura particolari, di un approccio molto pragmatico e di una visione lungimirante". È la convinzione Letizia Moratti, candidata alla presidenza di Regione Lombardia, ripetuta più volte durante la campagna elettorale che volge al termine, anche nell'incontro pubblico organizzato a Bormio a gennaio dal Movimento Popolare Rinascita Morelli. In quell'occasione al centro della discussione, a cui avevano preso parte anche i candaditi consiglieri Christian Borromini, Cinzia Capelli e Guido Patelli, il futuro dell’ospedale "Eugenio Morelli" di Sondalo e della sanità di montagna.

Cinque le proposte avanzate dalla candidata al Pirellone in quell'occasione. In primis l'adozione di forme di incentivazione economica ai medici dipendenti, un aumento dello stipendio ordinario e fisso per tutto il personale appartenente alla dirigenza medica, assunto con contratto a tempo indeterminato presso le aziende, oltre che l'erogazione di benefit agli specializzandi (per esempio il rimborso delle spese di trasporto oppure l'offerta di alloggi convenzionati).

Inoltre all'interno del suo programma elettorale Letizia Moratti ha inserito la messa a punto e la sperimentazione di interventi di telemedicina e di esami di laboratorio con tecnologia "point to care" con l'obiettivo di garantire il mantenimento e lo sviluppo dei servizi socio sanitari e dei presidi ospedalieri nei territori montani e disagiati.

Infine l'ex sindaco di Milano assicura maggiori investimenti strutturali e tecnologici dei presidi sanitari montani esistenti. "Sono proposte molto concrete, con un obiettivo molto chiaro, ed è ciò che intendo mettere in campo quando sarò presidente di Regione Lombardia", aveva spiegato Letizia Moratti dall'Alta Valle.

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