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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Idroelettrico, Lega infuriata: «Da Governo attacco a Regioni e all'autonomia»

Secondo gli esponenti della Lega «le comunità locali devono alzare la voce e chiedere conto del loro operato a tutti i parlamentari di maggioranza eletti nei territori montani».

«Il governo Pd-M5S si piega al volere dei concessionari e compie uno scippo ai danni delle regioni e dei territori montani demolendo l'impianto della regionalizzazione delle concessioni da grandi derivazioni idroelettriche. Un attacco all'autonomia in ambito energetico, per tornare ad un inefficiente centralismo. La Lega darà battaglia sia in parlamento che nei territori per contrastare questo vero e proprio sopruso». A dichiararlo è il senatore Paolo Arrigoni, responsabile del dipartimento Energia della Lega, insieme agli assessori regionali Massimo Sertori della Lombardia, Matteo Marnati del Piemonte e Gianpaolo Bottacin del Veneto, in merito alla proposta contenuta nel disegno di legge di bilancio 2021, all'art. 156.

«Tutto questo sta avvenendo proprio nel momento in cui molte Regioni hanno già legiferato per poter procedere con le gare per l'assegnazione delle concessioni scadute - continuano gli esponenti della Lega - la sciagurata norma cancella la retrocessione gratuita dei beni bagnati alle regioni e, con l'abbattimento dei canoni e della fornitura gratuita di energia elettrica per effetto della riclassificazione delle concessioni, determina un pesantissimo danno erariale a carico di Regioni, Province, Comuni e Comunità montane, che inficerà anche sui servizi che vengono garantiti alle comunita».

«Le comunità locali devono alzare la voce - concludono gli esponenti della Lega - e chiedere conto del loro operato a tutti i parlamentari di maggioranza eletti nei territori montani, che si auspica possano impegnarsi per lo stralcio della norma». 

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