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«Si dia un incentivo alle giovani coppie per il rilancio dei piccoli borghi montani»

La proposta del presidente di Uncem Lombardia, Tiziano Maffezzini: «I contributi per le nuove famiglie potrebbero essere erogati a fronte di ristrutturazioni del patrimonio edilizio esistente e rappresentare anche occasione di lavoro per gli artigiani e i professionisti che operano in questi territori »

Gli incentivi per l’acquisto o per la ristrutturazione dell’abitazione principale nei piccoli centri di montagna potrebbero rappresentare la spinta decisiva per convincere le giovani coppie a scegliere di spendere la propria vita immersi nella natura delle montagne lombarde.

«I contributi per le nuove famiglie potrebbero essere erogati a fronte di ristrutturazioni del patrimonio edilizio esistente e rappresentare anche occasione di lavoro per gli artigiani e i professionisti che operano in questi territori – spiega Tiziano Maffezzini, che rappresenta, in qualità di presidente di Uncem Lombardia, la voce delle Comunità Montane regionali – Tra le offerte per le giovani coppie, possiamo ricordare che, attualmente, diversi piccoli comuni lombardi propongono incentivi al momento della nascita di un nuovo abitante del paese proprio al fine di ripopolare i borghi».

«L’attuale governo ha già indicato la via, attraverso la garanzia statale sui mutui per le coppie under 35 che desiderano comprare casa. Le regioni possono percorrere questa stessa strada aiutando le coppie con un contributo per l’acquisto e la ristrutturazione di case esistenti e al contempo sostenendo i piccoli borghi di montagna. Aumentare il numero di abitanti nei paesi permetterebbe di far rifiorire anche le attività, da tempo molto ridotte per mancanza di domanda, generando anche opportunità di lavoro. Siamo certi che interventi di questo genere possono riscuotere un buon interesse in Lombardia. È importante assicurare, con provvedimenti adeguati, che anche nei piccoli borghi vi siano servizi per gli abitanti e non soltanto attività pensate per i turisti: azioni concrete per le giovani famiglie che decidono di trasferirsi» ha aggiunto Maffezzini.

«Da tempo, la nostra associazione è impegnata a livello nazionale per far comprendere l’importanza di fornire i servizi essenziali alle persone che decidono di trasferirsi nei piccoli borghi. I cambiamenti alle abitudini di vita e lavoro dovuti alla pandemia, che hanno fatto apprezzare la bellezza di una vita più a contatto con la natura, rendono questa esigenza sempre più attuale» ha concluso il presidente lombardo di Uncem.

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