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Trenord nella campagna elettorale: Moratti vuole privatizzarla, Majorino "ribaltarla"

I due sfidanti di Fontana alle urne concordano nel dire che l'azienda non funziona ma le soluzioni per "rimetterla in sesto" sono diverse

Trenord è finita al centro della campagna elettorale lombarda. Letteralmente. L'azienda di trasporti, insieme ad Aler, è uno dei nodi più difficili da districare per il Pirellone: diversi problemi ma poche soluzioni. Negli anni scorsi la giunta Fontana ha firmato un contratto da 1,7 miliardi di euro per la consegna di 222 nuovi treni entro il 2025 (attualmente ne sono stati consegnati 85) per cercare di tagliare i ritardi e le cancellazioni ma gli altri candidati hanno altre idee.

Il terzo polo vorrebbe fare un bando di gara per il trasporto pubblico regionale, come dichiarato dalla stessa Letizia Moratti in occasione del suo tour valtellinese. "Nel mio programma ci sarà la messa a gara del trasporto pubblico regionale", ha dichiarato Letizia Moratti, candidata per Italia Viva e Azione, a margine della partenza del suo tour elettorale nella mattianta di lunedì 9 gennaio. "La governance del trasporto pubblico locale non funziona perché è 50% Trenord e 50% Ferrovienord, già quella è un'anomalia e non può funzionare. Oltre a quello è in regime di monopolio. La mia intenzione è quella di mettere a gara il trasporto pubblico regionale, ho analizzato delle soluzioni che sono state attuate in Germania e in Francia e sia in Germania che in Francia, mettendo a gara i trasposti pubblici regionali, c'è stato un miglioramento del servizio un contenimento dei costi mediamente di circa il 30%".

La posizione di Majorino

"Bisogna ribaltare la gestione di Trenord, investire molto sul trasporto pubblico su ferro e gomma", ha chiosato il candidato Dem Pierfrancesco Majorino a margine della presentazione dei candidati del Pd milanese. "Ci sono tantissimi pendolari che vivono in condizioni allucinanti e bisogna sempre di più spostare le persone dal traffico privato al pubblico. Quindi bisogna far sì che questa scelta sia naturale".

Non solo, parlando dell'aumento del biglietto Atm del capoluogo lombardo, misura scattata dal 9 gennaio, ha detto che Regione deve mettere più fondi per il Tpl: "Regione Lombardia deve aiutare i Comuni a fare il loro lavoro, il Comune di Milano si è trovato in una situazione condizionata dalle scelte allucinanti della Regione sul tpl. Bisogna mettere mano radicalmente al trasporto pubblico a livello regionale".

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