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Elezioni comunali: a Tirano è già scontro tra Spada e Del Simone

Botta e risposta tra i due sindaci della cittadina abduana su questioni di bilancio. Nella discussione anche la tangenziale tanto cara all'altra sfidante Fiorina

Che la campagna elettorale sarebbe stata accesa e giocata fino alla fine era prevedibile in quel di Tirano. Una sfida a tre dove il sindaco uscente, Franco Spada (Rinnova Tirano), si trova a confrontarsi con un altro ex sindaco, Pietro Del Simone (Un futuro per Tirano) e con Rosanna Fiorina (DestiAZIONE Tirano). A "innescare" il dibattito ci ha pensato la lista n° 3, quella capitanata da Del Simone, in occasione della presentazione ufficiale alla cittadinanza. 

«Spada non può arrogarsi dichiarare di aver "portato a casa" la tangenziale di Tirano - ha commento Del Simone durante la presentazione della sua squadra - Questa opera è frutto di un lavoro collettivo partito da tanto tempo fa, prima che Spada fosse sindaco».

Poi la questione economica, luogo di scontro e di visioni diverse già dall'avvicendamento tra primi cittadini nel 2014. «Spada si è ritrovato a inizio mandato con una situazione debitoria di 9 milioni di euro, passata a 3 milioni e 700 mila euro nel 2018. L’abbassamento è dovuto semplicemente al fatto che non sono più stati accesi mutui» ha commentato l'ex assessore della Giunta Del Simone, Martino Della Vedova, ancora candidato al fianco dell'ex sindaco.

«Il sindaco uscente continua a ripetere di aver impiegato due anni per pagare i nostri debiti residui. Noi avevamo dilazionato i pagamenti, sperando che il patto si allentasse. Nel 2014 sono stati pagati 1 milioni e 227mila euro in conto capitale, di cui il 53 per cento nel mese di giugno, quindi Spada non ha fatto altro che andare avanti a pagare quanto iniziato da noi. Nel 2015 si è trovato un “regalo”, con un avanzo di 3 milioni di euro» ha accusato Della Vedova.

La replica di Spada

Sulle colonne del quotidiano lal Provincia di Sondrio il sindaco uscente, Franco Spada, non ha tardato nel rispondere alle accuse di Del Simone e Della Vedova, definendo la situazione finanziaria lasciata dalla precedente amministrazione «preoccupante in termini di entrate in valore assoluto e di indebitameto nei confronti di creditori, prevalentemente aziende locali. Non c’entrano niente i debiti contratti con mutui, che sono altra cosa».

Una situazione avvalorata dalle considerazioni della Corte dei Conti con l'apertura di una nota istruttoria di controllo in data 20 aprile 2015 «con la quale si chiese entro 7 giorni di fornire chiarimenti sul Bilancio 2013 e precedenti, delle ragioni della reiterata mancata copertura della gestione corrente con le entrate ordinarie oltre le iniziative intraprese per sanare tale situazione».

Infine una nota di galateo istituzionale: «Quando diventai a giugno del 2014 sindaco non ebbi da parte del precedente sindaco Pietro Del Simone (come sempre fatto nella storia di Tirano) soddisfazione di una stretta di mano pubblica e né tantomeno un passaggio di consegne circa la situazione del Comune. Un ente tra l’altro, a giugno 2014, quando iniziò la nuova amministrazione non dotato di un bilancio approvato»

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