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Le idee del Terzo Polo

Elezioni 2022: "La soluzione ai problemi della sanità in valle è da ricercare a Roma"

Parte la campagna elettorale di Alessandro Bertolini, candidato per Azione-Italia Viva e subito si affronta uno dei temi più caldi per la provincia di Sondrio

La campagna elettorale del Terzo Polo nel collegio uninominale U04 di Sondrio e Como inizia oggi con il candidato Alessandro Bertolini, primario del reparto di oncologia all'ospedale di Sondrio, che affronta il tema a lui ben noto della sanità provinciale: "Siamo più che legittimati a parlare del “problema sanità” in quanto fortemente radicati sul territorio. Abbiamo i numeri e le conoscenze per poter discutere di sanità e per portare a Roma la voce del nostro lamento, che ci vede candidati e cittadini al tempo stesso. - ha esordito Bertolini - È necessario mettere fine alla competitività campanilistica. La politica non deciderà mai fin tanto che ha opposte versioni, prive di una sintesi unica, efficaci ed in linea con le norme nazionali e regionali vigenti. Occorre uscire dal vincolo dell’equazione Ricavi-Costi per produrre un buon servizio sanitario".

Attenzione al territorio

"La sanità deve essere calibrata sul territorio tenendo conto di variabili come: bassa densità abitativa, vie di comunicazione scadenti, distanza dai centri che la Regione ha promosso come riferimento di alto valore, lasciando pagare ai cittadini i costi di avvicinamento, quelli alberghieri di assistenza per i familiari e una tempistica (lista d’attesa) che non è mai subitanea. Noi siamo vittime in quanto periferia di una iniquità sociale, che il potere regionale ha considerato sempre accettabile negli ultimi 25 anni. - ha evidenziato il candidato di Azione-Italia Viva - Il territorio è ancora una volta sacrificato alla regola del Seggio Sicuro. Chi mira a diventare rappresentante a Roma nelle altre candidature arriva quasi sempre da fuori provincia e non farà nulla per aiutare la nostra sanità a guarire dei suoi mali, dal momento che non conosce il territorio, la sua gente e i reali bisogni".

Carenza di personale

"I nostri sanitari sono alla mercé di un disinteresse politico e sono vessati da turni e orari di lavoro pesanti a causa della mancanza di nuove assunzioni. - prosegue Bertolini  nella sua analisi - Attendono scelte politiche ragionate, che non arrivano e non arriveranno mai, rimanendo nell’illusione di una Fortezza Bastiani. È bene sapere che la sanità nel nostro collegio elettorale funziona ancora per l’abnegazione dei suoi operatori e anche nella criticità nazionale della pandemia nessuno di loro ha disertato. Nulla aggiungono un Assessorato al Welfare o una Regione Lombardia, che è già in campagna elettorale per le regionali del 2023. Il fondo regionale per gestire la sanità lombarda ammonta a quasi 19 miliardi di euro che arrivano direttamente dalla fiscalità generale dello Stato. Quando si racconta che la sanità della provincia è arricchita di 130 milioni di euro in più rispetto al garantito per lavori di manutenzione e rinnovamento, l’affermazione aritmetica lascia perplessi. Sondrio è l’unica provincia senza un nuovo ospedale (quello di Lecco fu costruito oltre 20 anni fa), perennemente dimenticata nella sua iniquità sociale".

La soluzione

"La soluzione ai nostri problemi, che non arriverà più dalla Regione, è da ricercare a Roma, con un ticket sulla legge 502/92, che è la legge sanitaria nazionale ormai vecchia di trent’anni. Con un cambiamento che parta da Roma, in linea col primo punto citato nel capitolo Sanità del nostro programma elettorale, si potrà mettere in sicurezza la periferia d’Italia, che soffre a Sondrio come a Menaggio o Erba o nelle altre Regioni del nostro paese per le medesime carenze di una politica che non agisce nell’interesse della comunità. - così sempre Alessandro Bertolini - È giunto il momento che il Parlamento agisca in modo virtuoso e si occupi delle troppe difficoltà sanitarie di un’Italia di periferia. Occorre elaborare un nuovo progetto di assunzioni in sanità e cercare nei medici di medicina generale il giusto aiuto per garantire le periferie e laddove per questo servissero risorse aggiuntive non si deve esitare a ricorrere al così detto “MES Sanitario”: oggi la Sanità è un servizio essenziale non più solo per il benessere del cittadino, ma anche per la sicurezza nazionale come ha mostrato la pandemia. È inutile lamentarsi sulla precarietà della nostra sanità, quando poi il cittadino vota sempre nella stessa direzione confermando in tal modo le scelte fatte. Noi chiediamo agli elettori delle province di Sondrio e Como di lanciare un segnale forte per rappresentare questo malessere votando il Terzo Polo. Sarà un voto di opposizione alla catena politica di centro destra fin qui sempre sostenuta dall’elettorato, che ha la totale responsabilità nell’assenza di un progetto sanitario efficiente e condiviso per il nostro territorio. Solo a Roma troveremo la soluzione per mettere in sicurezza la sanità della provincia e dare a Sondalo un’attenzione che al momento la normativa regionale dei ricavi-costi non consente".

Il programma

"Dal nostro programma: - così ha concluso Bertolini - Ridefinire la disciplina di competenza di Stato e Regioni con riferimento ed oltre al titolo V della Costituzione Italiana. In particolare, è necessario riconoscere allo Stato funzioni di analisi di dati e bisogni, valutazione delle tecnologie sanitarie, indirizzo e coordinamento delle Regioni. Alle Regioni si riconosce la funzione di erogazione e gestione dei servizi, con il conferimento di accreditamento in base a criteri oggettivi ed esigenze territoriali. Nel caso in cui le Regioni non siano in grado di garantire l erogazione dei LEA, va riconosciuta allo Stato la possibilità di intervenire”. 

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