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Terremoto amministrativo a Piantedo, il sindaco sfiducia la sua Giunta

Fabiana Pinoli ha destituito il vicesindaco Michele Barilani e l’assessore Marco Barini: "Dal sindaco metodi dittatoriali"

Un vero terremoto amministrativo quelle che in questi giorni va in scena a Piantedo. Il sindaco Fabiana Pinoli, infatti, ha deciso di revocare le deleghe agli unici due membri della sua Giunta: al vicesindaco Michele Barilani e all’assessore Marco Barini. Una scelta tanto forte quanto inattesa da parte dei due diretti interessati, decisi a fare chiarezza su un fatto ritenuto "grave e sconcertante".

"Avendo preso visione del decreto del sindaco a noi consegnato per mano del messo il 31 ottobre, non identifichiamo nessuna motivazione plausibile per quanto riguarda la revoca immediata del nostro ruolo ricoperto come da quattro anni a questa parte. Con questo decreto il sindaco crea un precedente mai visto nella storia del comune di Piantedo, questa sua decisione viola gravemente il potere democratico espresso da circa 200 cittadini con le elezioni del 2019 che hanno dato fiducia alle nostre figure, vista l'esperienza da noi acquisita nelle due precedenti legislature mobilitando in maggioranza" dichiarano alla stampa Barilani e Barini.

Nel suo decreto il sindaco ha motivato la propria scelta. "Le vicende di questi ultimi mesi hanno determinato il venir meno della reciproca fiducia e dato vita ad una situazione di contrasto tale da non garantire il normale funzionamento dell'organo collegiale, con ripercussioni sulla funzionalità dell'Amministrazione comunale, tale da compromettere la realizzazione del programma di mandato", ha scritto il primo cittadino, infastidita da ripetuti atteggiamenti ritenuti "arroganti e di chiusura".

Dal canto loro Barini e Barilani non riescono a darsi una spiegazione. "Forse stiamo pagando il prezzo del nostro attaccamento al ruolo da noi espletato con dedizione e impegno con il quale ogni giorno viviamo la vita del Comune. Purtroppo però scontrandoci con delle continue problematiche da cui le nostre valutazioni e volontà vengono rigettate da chi ricopre ruoli più alti senza possibilità di condivisione, anche se, si ha la maggioranza democratica nelle decisioni. Riteniamo grave che il sindaco con il ruolo che le compete di essere promotore di valori della democrazia, garante del libero pensiero, eserciti all'interno della giunta metodi dittatoriali e si avvalga di decisioni personali senza mettere al corrente i componenti stessi, tanto da trovarsi a disagio dovendo relazionarsi con i cittadini che chiedono spiegazioni di quanto accaduto e di non poter dare effettivamente un'adeguata risposta".

Chiarimento che i due sfiduciati sperano di poter ricevere nel prossimo Consiglio comunale, in programma giovedì 9 novembre alle 18,30. "Orgogliosi e fieri fino ad oggi di aver svolto ognuno il proprio ruolo prendiamo atto di questo decreto, fermo restando l'amarezza e lo sconcerto, confermiamo la continuità nello svolgere da consiglieri il nostro mandato per non venir meno alla volontà di chi ha riposto in noi la propria fiducia. Chiediamo quindi che venga riformulata la motivazione in maniera dettagliata" concludono Barini e Barilani. Intanto il sindaco ha già nominato i sostituti: Tommaso Colli è il nuovo vicesindaco mentre Ivana Pinoli è stata indicata come assessore.

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