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La montagna, i suoi beni e le sue peculiarità: un corso per scoprirli e valorizzarli

L'iniziativa nasce da una convenzione tra Comunità Montana di Sondrio e Università degli studi di Bergamo. Sondrio sarà sede di un ciclo di lezioni del corso di alta formazione post-laurea

"La sfida che affrontiamo è quella di uscire dalle mura delle università e dare vita alle "aule territoriali" in modo tale da salvaguardare e valorizzare proprio i territori montani che costituiscono un grande patrimonio": con queste parole, il Rettore dell'Università degli Studi di Bergamo, Remo Morzenti Pellegrini, intervenuto in video-conferenza, ha sintetizzato al meglio il senso e gli obiettivi più profondi del corso di perfezionamento e alta formazione "Valorizzazione dei beni culturali, paesaggistici e ambientali della montagna", organizzato dall'ateneo nell'ambito di una convenzione con la Comunità Montana Valtellina di Sondrio e con la collaborazione di Uncem Lombardia, Cai Bergamo, Ortovox Italia e le Comunità Montane di Scalve, della Valle Seriana e della Valle Brembana.

Il corso

La proposta sarà articolata in tre sezioni: la prima, che verrà ospitata proprio a Sondrio, si concentrerà sugli strumenti per la conoscenza del patrimonio culturale, paesaggistico e ambientale della montagna e prevedrà anche un’attività laboratoriale dedicata al tema degli archivi storici; la seconda sezione riguarderà “Il turismo e l’abitare. Strumenti per la rigenerazione e per la valorizzazione territoriale”, mentre la terza si concentrerà su “Economia e modelli organizzativi per una governance delle aree montane”.

Le lezioni di ogni sezione del corso avranno una durata complessiva di 40 ore e potranno essere seguite dagli iscritti (ma anche da semplici “uditori” che vorranno prendere parte solo ad alcune lezioni su determinate tematiche di loro interesse) e potranno essere seguite sia in presenza, sia a distanza. Oltre alla sede sondriese il programma si articolerà anche nelle sedi di Clusone e San Pellegrino Terme.

Le iscrizioni al corso sono già aperte e lo saranno fino all’8 ottobre, mentre le lezioni si terranno dal 26 novembre al 13 maggio 2022 il venerdì pomeriggio e il sabato mattina. Il costo di partecipazione è di 1200 euro per gli studenti del corso completo e di 700 euro per gli uditori.

Oltre ai tre moduli di lezione, il corso “Valorizzazione dei beni culturali, paesaggistici e ambientali della montagna” prevede anche un project work della durata di 50 ore sul tema “Euro progettare i beni culturali, paesaggistici e ambientali della montagna”. Al termine del corso, gli studenti iscritti riceveranno un attestato di frequenza se non sono in possesso di una laurea, oppure, se già laureati un titolo di studio post-laurea.

Il direttore del corso è il professor Fulvio Adobati, mentre la commissione del corso sarà composta dallo stesso Adobati e da Federica Burini e Riccardo Rao.

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Il precedente

La convenzione stipulata con l'Università degli studi di Bergamo, segue, per la Comunità Montana Valtellina di Sondrio, il progetto "Radici di una identità" che l'ente ha portato avanti insieme a vari atenei.

"Il progetto “Radici di una identità - ha commentato Tiziano Maffezzini, presidente della Comunità Montana Valtellina di Sondrio - ci ha resi consapevoli delle peculiarità e del valore del nostro territorio di cui pochi valtellinesi sono davvero consci. Anche per questo abbiamo deciso di proseguire su questa strada e costruire un corso con l’Università degli studi di Bergamo con il duplice obiettivo di far sì che i giovani possano crescere e acquisire competenze e che il territorio montano possa essere valorizzato sotto il profilo economico, turistico e culturale".

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