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Sabato, 20 Aprile 2024
Ospite d'onore / Tirano

Il Cardinale Matteo Maria Zuppi in visita al "Pinchetti" di Tirano

L'Arcivescovo di Bologna ha risposto a molte domande poste dagli studenti dell'istituto

Nella giornata di ieri il Cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna ha incontrato una rappresentanza degli studenti dell’Istituto Superiore “Pinchetti” di Tirano presso l’Aula Magna dell’Istituto: presenti anche la dirigente dell’Istituto, Rossana Russo, il sindaco del Comune di Tirano, Franco Spada, il dirigente scolastico territoriale Fabio Molinari e il Prefetto Salvatore Pasquariello oltre a molti altri studenti collegati con il canale Youtube dell'Ufficio scolastico territoriale di Sondrio per assistere all'incontro da remoto.

I temi trattati

I giovani e l'educazione, la comunicazione ai tempi dei social network, l'importanza dell'ascolto ma anche della leggerezza: sono stati moltissimi i temi trattati dall'Arcivescovo Zuppi. "Oggi dobbiamo ringraziare per trovarci in un contesto di frontiera - le prime parole del Cardinale Zuppi a Tirano -  Per secoli le frontiere sono stati luoghi di tensioni, persino motivo di guerra. Ma esse possono e devono diventare delle cerniere che rappresentano l'unione in cui l'altro è un pezzo di me. E ciò lo abbiamo capito molto bene attraverso la pandemia che certo non conosce frontiere. Dobbiamo evitare che vi siano tentazioni di nuove frontiere, nuovi muri. I nazionalismi sono la caricatura dell’identità. È importante essere un Paese e una Patria, ma quando ciò si trasforma in nazionalismo è davvero pericoloso per l'unità del popolo. L'ascolto è fondamentale. Spesso mette paura e può confondere ma, come ci ha insegnato Papa Francesco, ci aiuta a cambiare le nostre categorie. E “ascolto” significa anche saper andare in profondità. Ma altrettanto importante è anche il tema della “leggerezza” intesa come gioia ed autoironia, non certo quale sinonimo di prendere le cose alla leggera.

I social network

Una profondità che deve essere applicata anche all'uso dei social network che spesso preoccupa e spaventa gli stessi studenti per la superficialità con cui questi mezzi di comunicazione sono invece utilizzati: "L’era digitale ci ha cambiati tantissimo. - ha precisato Zuppi - L'importante è riuscire a distinguere tra un uso consapevole e un abuso di tali mezzi che si ha quando “lo strumento ti strumentalizza".

E, sempre a proposito della comunicazione, in senso lato: "Se uno vive per apparire probabilmente dice sempre e solo ciò che le persone vogliono sentirsi dire e comunica solo per avere l'approvazione altrui, ma c'è anche la tentazione opposta di chi sceglie di vivere come un’isola e chiudersi in se stesso: due estremi che andrebbero scongiurati".

La vocazione

L'Arcivescovo Zuppi ha poi raccontato ai giovani qualche aneddoto sulla sua vocazione e sulla Comunità di S.Egidio: "La Comunità ha iniziato il suo cammino, col fondatore Andrea Riccardi, facendo due cose: pregando e aiutando i poveri. Quando ho cominciato, frequentando le persone meno fortunate, ho sentito per davvero cosa volesse dire vivere il Vangelo e da lì ho capito che sarei diventato prete. Prima, il mio sogno era fare l'insegnante, perché nell’insegnamento il dialogo dà sempre vita a un incontro creativo".

L'esibizione

Nel corso della giornata si sono poi susseguite due esibizioni musicali magistralmente interpretate dai ragazzi delle classi prima e seconda del Liceo Musicale.

Cardinale Zuppi 2-2

A fare gli onori di casa, invece, è stata la dirigente scolastica Rossana Russo che ha passato la parola al Prefetto di Sondrio, Salvatore Pasquariello: "Ritengo sia doveroso ascoltare le voci degli studenti. - ha esordito il Prefetto illustrando le parole recentemente pronunciate dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione del discorso rivolto al Parlamento il 3 febbraio scorso dopo la sua rielezione - Come riteneva anche Luigi Einaudi, da tempo ci chiediamo come dare risposte ai giovani che intendono dar voce alle loro idee, ma per farlo occorre anzitutto conoscere, discutere e infine deliberare. All’indomani di alcuni atti vandalici verificatisi in questo territorio, di concerto con le altre istituzioni, si conosceranno meglio i disagi dei ragazzi per capire come arginare il fenomeno".

Uno speciale messaggio di benvenuto è giunto anche da parte del sindaco di Tirano, Franco Spada: "Riferimenti culturali come quello di oggi sono molto importanti. In particolare, sulla scorta di un periodo così difficile segnato dalla pandemia, ritengo che l’ascolto rappresenti una delle maggiori virtù".

A condurre la mattinata è stato poi il dirigente Ust, Fabio Molinari: "Ringrazio il Cardinale per la sua graditissima visita in Valtellina, la dirigente Russo per l'ospitalità e ringrazio gli studenti e i docenti presenti". 

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