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Venerdì, 29 Marzo 2024
Orientamento diffuso

Scuola superiore: tutti gli strumenti per scegliere al meglio

Provincia e associazioni del terzo settore hanno messo in campo una serie di progetti di orientamento diffuso dedicati ai ragazzi che frequentano la terza media e le loro famiglie

Una serie di iniziative che formino una rete di orientamento diffuso in provincia di Sondrio per gli studenti di terza media chiamati a scegliere la scuola superiore: è quella che mettono in campo la Provincia di Sondrio insieme a consorzio Sol.co., l'associazione Metafamiglia e la cooperativa Grandangolo.

Le iniziative

I ragazzi delle scuole medie di Valtellina e Valchiavenna (più di 30, solamente quattro non hanno aderito al progetto) sono stati coinvolti in una serie di laboratori per guidarli non soltanto nella valutazione delle diverse opportunità disponibili, ma anche per far capire meglio loro quali siano le loro potenzialità e reali interessi; tutte tematiche, queste, che poi sono state approfondite ulteriormente anche con la possibilità di colloqui individuali.

Grande attenzione viene dedicata poi anche alle famiglie: si sono già tenuti incontri con i genitori a Livigno, Chiavenna e Bormio, mentre sono programmati quelli a Grosio (domani, 7 dicembre), Morbegno (12 dicembre) e Sondrio (14 dicembre).

Inoltre, visto che le iniziative sono rivolte ai giovani nelle iniziative sono utilizzate anche le tecnologie digitali: il portale "La scuola per me" dove nel dettaglio sono riportati orari, materie e offerta formativa dei vari istituti superiori di Valtellina e Valchiavenna e varie dirette social, ad esempio sul profilo Instagram di Informagiovani di Montagna, dedicate ai ragazzi e alle loro famiglie.

Consapevolezza e autonomia

"I giovani e gli adolescenti sono un valore - ha spiegato Mariacristina Bertarelli, consigliere con delega all'istruzione e alla formazione della Provincia di Sondrio - e rappresentano un fattore di dinamismo sociale, culturale ed economico. L'orientamento, per questo, è strategico e fondamentale per far conoscere le opportunità e accompagnare i ragazzi nella scelta di sé e della propria vocazione. Il nostro vuole essere un orientamento di prossimità perchè vuole essere vicino ai giovani con una proposta diffusa, vicina ai territori, alle loro esigenze e bisogni, visto che l'orientamento a Livigno è diverso rispetto a quello di Sondrio, Morbegno o Chiavenna, e continuo nel tempo per permettere ai giovani di costruire un percorso di crescita responsabile e in base alle loro vocazioni".

"Inoltre - ha proseguito Mariacristina Bertarelli - è importante valorizzare e sensibilizzare sul ruolo dei genitori affinché questi ultimi accompagnino i figli, ma lascino loro autonomia nella scelta". "Le famiglie - ha fatto eco Lucia Coradi del consorzio Sol.co. - hanno bisogno di un punto di riferimento: anche per questo ci piacerebbe poter riflettere su un centro per l'orientamento più strutturato che possa per l'appunto diventare un punto di riferimento. L'orientamento è una cosa seria e servono professionisti formati".

L'idea di un centro di orientamento più strutturato è stata sposata anche da Lorena Codazzi dell'associazione Metafamiglia che ha evidenziato come "serve una regia provinciale per crescere ancora di più", mentre Cristiano Cappellari, della cooperativa Grandangolo ha raccontato come "nelle iniziative portate avanti fino a oggi "spesso i ragazzi hanno un'idea di sé sovra o sottostimata e alcuni ci raccontano le loro paure. In ogni caso, non abbiamo mai notato un condizionamento forte da parte delle famiglie nei confronti dei ragazzi stessi".

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