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Il successo del Sondrio Festival va oltre i numeri

Soddisfazione per un'edizione che ha rilanciato l'appello all'agire quotidiano per salvare il nostro pianeta. Si guarda già al 2023

Inserito "L'elefante e la termite" di Mark Deeble e Victoria Stone nell'albo d'oro di Sondrio Festival, esaurite le emozioni della cerimonia di premiazione, terminate le iniziative collaterali, con l'eccezione dell'attività didattica per le scuole che proseguirà fino al 18 novembre, è calato il sipario su un'edizione della Mostra Internazionale dei Documentari sui Parchi mai così ricca di messaggi, di spunti e di riflessioni.

Da Sondrio, capitale della natura, è stato lanciato un nuovo appello alla consapevolezza, non più soltanto la sensibilizzazione rispetto agli sconvolgimenti causati dal cambiamento climatico, ma una presa di coscienza quale motivazione all'agire nel quotidiano, partendo dai piccoli gesti che come tante gocce diventano un mare. I numeri sono eclatanti: 9200 spettatori per documentari e ospiti, in sala e in streaming, 4500 partecipanti alle attività collaterali, 19.000 studenti coinvolti nell'attività didattica, per un totale di 32.700. Numeri ancora parziali, considerato che sia lo streaming che le iniziative per le scuole si concluderanno il 18 novembre, che, però, raccontano soltanto in parte Sondrio Festival.

Il primo bilancio è della presidente di Assomidop, e assessore alla Cultura, Educazione e Istruzione del Comune di Sondrio, Marcella Fratta: "Il bilancio a conclusione della 36esima edizione è decisamente positivo perché la rassegna ha offerto alla città l’occasione di ammirare le bellezze del creato tramite lo sguardo di registi sapienti che hanno saputo raccontare la natura da molteplici punti di vista. Il riscontro in sala è stato positivo ma anche le attività offerte in piazza per le famiglie e le passeggiate sono state molto seguite. Mi piace molto questa formula family friendly. Gli ospiti scelti assieme a Simona Nava sono stati tutti interessati secondo le varie sensibilità e professionalità e così pure gli spettacoli presentati sorprendentemente ispirati alla natura. Un valore aggiunto del festival sono state le ricche attività collaterali proposte dal Cai e quelle culturali, musicali e artistiche. Mi auguro che la mostra degli acquerellisti cileni venga visitata dalle scuole oltre che dai cittadini. Rimarrà aperta fino al 23 novembre e sarà un bel modo per continuare il discorso ambientale in città. Complessivamente - conclude la presidente Fratta - è stato un ottimo lavora di squadra".

Immagini spettacolari e grandi dialoghi

Sul grande schermo del Teatro Sociale sono state le immagini spettacolari dei documentari provenienti da ogni parte del mondo a richiamare l'attenzione sulle emergenze, sul palco è toccato agli ospiti approfondire i temi ambientali offrendo nuove chiavi di lettura a un pubblico attento e appassionato, desideroso di essere guidato. Dall'astrofisica Giovanna Giardino, che ha mostrato lo spazio attraverso le sorprendenti immagini del telescopio Webb, alla iena Luigi Pelazza, con la sua aspirazione a vivere in un mondo quasi perfetto, dal grande alpinista Silvio "Gnaro" Mondinelli, che ha coinvolto gli spettatori nei suoi racconti d'alta quota, al geologo Vincenzo Giovine, che ha richiamato l'attenzione sul dissesto idrogeologico, dall'ecocentrica Tessa Gelisio, cresciuta tra gli animali, all'esplosivo Barbascura, che ha parlato di scienza a ritmo di rock, fino alla climatologa Serena Giacomin e al glaciologo Claudio Smiraglia, che hanno invitato a cambiare cultura, a credere nella scienza e ad adattarsi, e a Massimiliano Ossini, anch'egli impegnato nella divulgazione.

Tante voci diverse che hanno parlato all'unisono risultando efficaci e convincenti. Non meno interessanti si sono rivelate le proiezioni fuori concorso, come quelle dei film sulla montagna organizzate dal Cai al cinema Excelsior, seguite da un pubblico di appassionati. Un discorso a parte merita lo speciale con Rai Cultura, che apre a una nuova, prestigiosa collaborazione. L'autrice Alessandra Greca, con la regista Anna Tinti e il giornalista ambientalista Carlo Grande, e Roberto Corona di A2A hanno introdotto la proiezione del programma di Rai 5, disponibile su Raiplay, dal titolo "Visioni sul filo dell'acqua", un affascinante viaggio in Valtellina, nel tempo e nello spazio, per raccontare la storia dei bacini delle dighe di Cancano, costruite cent'anni fa, e delle centrali di Grosio e Grosotto.

Ottimi riscontri anche per i laboratori per i bambini, con l'Istituto Romegialli di Morbegno, l'Ecomuseo della Valgerola e Valt Bricks, la palestra di roccia, le mostre di Andrea Brambilla e Pietro Guberti, il trekking in e-bike, la musica, la danza e la pittura che mai come in questa edizione hanno arricchito il programma di Sondrio Festival. La collaborazione con il Cai di Sondrio, presieduto da Paolo Camanni, con la Scuola di alpinismo e sci alpinismo della provincia di Sondrio del presidente Camillo Della Vedova e con la Scuola di alpinismo giovanile "Luigi Bombardieri - Nicola Martelli" ha consentito di coinvolgere centinaia di bambini e ragazzi accompagnati dai loro genitori. La Banca Popolare di Sondrio, partner della manifestazione, ha donato agli spettatori di Sondrio Festival la pubblicazione "Habitat, una terra per l'uomo", con le firme di 15 fra i più autorevoli studiosi italiani di scienze ambientali: una monografia scientifica sul cambiamento climatico che inaugura le "Edizioni del Notiziario della Banca Popolare di Sondrio" alla vigilia del suo cinquantesimo anno di vita.

Streaming a gonfie vele

La Mostra Internazionale dei Documentari sui Parchi prosegue in streaming, poiché fino al 18 novembre è possibile registrarsi sul sito internet www.sondriofestival.it  e vedere i filmati in concorso: sono già più di 1500 gli accessi di persone residenti in ogni parte d'Italia che ne guardano almeno mediamente almeno quattro o cinque. Il futuro di Sondrio Festival è roseo e il copione è già scritto: si comincia dai segnali promettenti di questa edizione, come spiega la direttrice Simona Nava: "Partiamo ovviamente dai punti fermi, i documentari e gli ospiti, per concentrarci su tre linee di sviluppo ulteriori. Innanzitutto il ritorno al doppio weekend, quindi il coinvolgimento degli ospiti in altre iniziative, com'è avvenuto con il riuscitissimo trekking con Massimiliano Ossini, e la valorizzazione di Sondrio e dei dintorni in sinergia con il turismo lento. Un ringraziamento va ai soci di Assomidop, agli enti e alle aziende che sostengono Sondrio Festival e che ci consentono di allestire un programma ricco di proposte. Desidero infine rendere merito a tutti i miei collaboratori, che si occupano ciascuno di parti sostanziali dell'organizzazione, per l'ottimo lavoro svolto".

Sondrio Festival è promosso da Assomidop, che riunisce il Comune di Sondrio, il Bim, il Cai, il Parco Nazionale dello Stelvio e il Parco delle Orobie Valtellinesi, presieduta dall'assessore alla Cultura, Educazione e Istruzione del Comune di Sondrio Marcella Fratta, e diretto da Simona Nava. La manifestazione è sostenuta dalla Regione Lombardia, dalla Provincia di Sondrio, dalla Comunità Montana Valtellina di Sondrio e dalla Fondazione Pro Valtellina Onlus. Gli sponsor sono Iperal, Banca Popolare di Sondrio, A2A e Acinque.

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