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Eventi Albosaggia

Ad Albosaggia e Caiolo grande successo per l'edizione 2021 di Scargaámuut

Momento clou della giornata la sfilata insieme ai capi di bestiame, ma non sono mancati neanche momenti d'approfondimento sulle sfide che il mondo agricolo di alta montagna è chiamato ad affrontare

Scargaámuut 2021 va in archivio con un bilancio di piena soddisafazione per partecipanti, pubblico e organizzatori confermando la propria identità nel panorama degli appuntamenti annuali: ad Albosaggia e Caiolo, insieme al resto della provincia, si è celebrato il mondo agricolo e si è reso onore al lavoro degli alpeggiatori che con la stagione fredda sono rientrati a valle con il bestiame.

Gli allestimenti e le scenografie, tutte sul tema, hanno accolto pastori e animali negli spazi all’aperto, dentro e intorno alle stalle e al riparo della tensostruttura degli alpini nell’ampio spazio verde in cui i due comuni di fondovalle si incontrano: qui l’impegno di tutti i volontari si è trasformato in una atmosfera magica, fatta di sonorità, colori, sapori e grida gioiose di bambini frammiste al suono dei campanacci.

La sfilata

Momento clou della giornata, graziata dalla pioggia nonostante il tempo non troppo generoso, è stata naturalmente la sfilata: uomini e donne, nonni e nipotini, in cammino fra applausi e cori insieme a vacche, capre, pecore, cavalli e asini accompagnati dai gruppi in costume tipico, le formazioni musicali, i trattori d’epoca e le carrozze, fisarmoniche e cornamuse.

A firmare l’iniziativa, nata tre anni fa, i Comuni di Albosaggia e Caiolo, Fondazione Albosaggia, Associazione Cultura di Caiolo, associazioni del territorio e soggetti rappresentativi del comparto: in tutto una macchina ben rodata con la sua risorsa più importante negli oltre 100 volontari al lavoro.

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I temi d'attualità

La giornata ha come obiettivo principale quello di porre l’accento sul mondo agricolo di alta montagna ed in particolare sulla ricchezza e sulla vivacità di questo settore nell’ottica di difenderne e valorizzarne il patrimonio.

Bosach e caiolat hanno accolto i gruppi provenienti dal resto della Valtellina e non solo, il pubblico e gli ospiti, con un programma ricco e variegato, a cominciare dal convegno mattutino dal titolo “Il gallo Maurice vuole continuare a cantare” al quale sono intervenuti il consigliere regionale Simona Pedrazzi e Davide Trussoni, presidente della Comunità Montana Valchiavenna, Graziano Murada sindaco di Albosaggia, l’europarlamentare lecchese Piero Fiocchi e Michele Dalla Piccola, ex assessore ad agricoltura e turismo della provincia di Trento, oggi consigliere di minoranza del PAT, il Partito per l’Autonomia Trento e Tirolo.

Al centro della discussione i temi più urgenti, a cominciare dalla convivenza con i grandi predatori e dal possibile equilibrio fra i progetti di reintroduzione e salvaguardia di queste specie condotti su tutto l’arco alpino e le attività dell’uomo in montagna; una questione più che mai attuale alla luce delle conseguenze che la presenza di lupi ed orsi porta puntualmente anche in provincia di Sondrio.

“La primissima necessità emersa dal dibattito - questa la sintesi di Murada - è che il mondo rurale nel suo complesso ha necessità di presentarsi unito per far sentire la propria voce e ottenere così maggiore attenzione al tema; il che non significa solo ottenere soldi bensì normative specifiche e leggi di tutela così come avvenuto in altre aree, ad esempio in Francia, dove già sono attivi specifici piani di abbattimento. L’unica soluzione è contenere: quando una specie non è più in pericolo deve essere inserita fra quelle da mettere sotto controllo”.

Problemi seri da affrontare, dunque, nel progetto complessivo di Scargaámuut, ma anche e soprattutto clima di festa, con i canti alpini e i costumi tipici, i cibi del mondo contadino, le lavorazioni di una volta e l’innovazione da parte di più giovani con gli studenti, non a caso, presenti e operativi grazie alla collaborazione con l’Istituto Agrario di Sondrio.

Spazio ai giovani

Proprio una delegazione di studenti del sopracitato istituto, infatti, hanno partecipato alla manifestazione cercando di portare "uno sguardo verso l'innovazione con le radici ben ancorate nella tradizione".

“Da quest’anno scolastico, - ha spiegato il Dirigente scolastico Gianfranco Bonomi Boseggia, che ha partecipato alla manifestazione in prima persona - anche il settore zootecnico dell’Istituto verrà ulteriormente potenziato con corsi extracurricolari su argomenti quali la valutazione morfologica, la fecondazione artificiale e la mascalcia. Crediamo fortemente nella sinergia tra mondo scolastico e mondo produttivo e queste manifestazioni sono, per i nostri studenti, opportunità di scambio e primo incontro con gli operatori del settore. Anche per questo motivo, in questi giorni, abbiamo inoltrato alle organizzazioni produttive e ad alcune aziende convenzionate con la scuola una lettera con richiesta di collaborazione e consigli su come migliorare l’offerta formativa dell’Istituto rendendola più coerente con i bisogni del territorio”.

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Attività per tutti

Ad attrarre l’attenzione generale sono state, come previsto, le numerose attività organizzate su misura per ogni età: le gare di mungitura e di sfalcio con i simulatori adatti anche ai bambini; la lavorazione casearia; i giri a cavallo e in carrozza; gli scivoli ed il labirinto creati con il fieno; le Scargamuntiadi, giochi a metà fra sport e tradizione, e l’intaglio del legno con la motosega.

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Un mosaico allegro e colorato del quale è, fin dalla prima ora, testimonial convinto e protagonista anche il plurimedagliato campione di scialpinismo Michele Boscacci, ambasciatore nel mondo di Albosaggia e delle montagne orobiche anche nella loro accezione contadina.

Per tutta la giornata ampio spazio ai prodotti locali, tanto per il pranzo, servito ad oltre 300 persone nonostante le complicazioni imposte dalle necessarie misure anti Covid, quanto per le proposte formulate appositamente per l’occasione, a cominciare dal formaggio Scargaámuut, realizzato in 200 forme da un chilo avvolte nello spinacio selvatico  letteralmente andate a ruba.

“È stato un grande impegno corale al quale la popolazione ha risposto con molto entusiasmo - questo il bilancio del sindaco di Caiolo, Primavera Farina - un esempio di collaborazione eccellente con tutte le associazioni e tutte le componenti sia dei due paesi organizzatori che degli altri territori partecipanti alla sfilata e agli altri eventi; non a caso le persone sono rimaste fino a sera, segno evidente del gradimento che ci è giunto in molti modi e da più parti”.

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Appuntamento all'anno prossimo

Fattori positivi che incoraggiano il comitato organizzatore a proseguire sulla strada intrapresa, tanto che il programma dell’edizione 2022 è già abbozzato; la data è fissata per domenica 1° ottobre e la formula, naturalmente, verrà mantenuta puntando ad ampliare ancora di più la proposta.

“Non bisogna dimenticare - chiude Farina rinnovando l’invito per il prossimo anno - che Scargaámuut non è solo una giornata di festa, ma è anche e soprattutto il momento di sintesi di iniziative e attività ad hoc che proseguono stabilmente su tutti i fronti rappresentati”.

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