Dopo tre anni di stop torna a Pedemonte la Sagra della Rana
La SAGRA DELLA RANA si tiene nella seconda metà di Agosto a Pedemonte, una frazione del comune di Berbenno di Valtellina di circa 500 abitanti.
Alla base di questo evento c'è stata la volontà di fornire un elemento di aggregazione sia fra gli abitanti della località, sia nei confronti delle altre frazioni e dei comuni limitrofi (Buglio in Monte, Forcola e Colorina). La posizione periferica infatti rende oggettivamente difficile la partecipazione alle attività organizzate nel centro del comune.
L’idea si è mossa partendo da un percorso di identificazione dei luoghi e della popolazione rispetto alle proprie radici storiche e culturali. Nel passato Pedemonte si trovava immersa in una tipica zona di fondo valle caratterizzata da terreno paludoso e stagnante, particolarmente adatto alla proliferazione delle rane. Questi anfibi hanno per anni rappresentato una pietanza tipica della popolazione contadina, tradizione poi scemata negli gli anni per via della bonifica dal terreno con la conseguente drastica riduzione di questi animali.
Prova di tale presenza e della sua importanza culinaria si trova anche nella simpatica denominazione dialettale di “maia rani” (ovvero “mangia rane”), rivolta agli abitanti di Pedemonte dalle popolazioni locali circostanti.
Il gruppo promotore dell’iniziativa, che ha nella Parrocchia della Beata Vergine dell’Assunta di Berbenno l'elemento di connessione con il territorio comunale, ha quindi deciso di ridare vita ad una tradizione ormai perduta e di riassaporare quelle pietanze. Si tratta inoltre dell'unica sagra valtellinese dove viene cucinata la rana, piatto difficile da trovare anche nella ristorazione professionale.
La prima edizione si è tenuta nel 2006 nel weekend più vicino al 24 agosto, giorno in cui si celebra festività del Santo Patrono di Pedemonte, San Bartolomeo. Il successo riscosso sia fra gli abitanti della zona sia fra i turisti ha fatto si che si potesse replicare ininterrottamente fino all'edizione del 2019, per poi riprendere nel 2023 dopo 3 anni di stop.
L’organizzazione richiede grande impegno in tutte le sue fasi e si basa sul consolidato apporto di molteplici volontari del paese, il vero e proprio cuore dell'iniziativa.