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Venerdì, 29 Marzo 2024
Con gli occhi degli "ultimi"

Sondrio, prolungata la mostra fotografica "Through our eyes"

L'esposizione, a cui è abbinato un concorso per gli studenti delle scuole, sarà visitabile fino al prossimo 27 marzo

È stata prolungata fino al 27 marzo la mostra fotografica “Through Our Eyes - Attraverso i nostri occhi” presso il Castello Masegra di Sondrio. La decisione del CAST - Castello delle STorie di Montagna, del Comune di Sondrio e della onlus Still I Rise deriva dalla grande affluenza di visitatori registrata da novembre 2021 fino ad oggi. Nei prossimi mesi gli organizzatori incoraggeranno la visita dell’esposizione alle scuole di ogni ordine e grado della città, promuovendo la partecipazione delle classi al concorso “Il futuro, attraverso i tuoi occhi”.

Testimonianza diretta

Le oltre 40 fotografie in mostra, portate a Sondrio dall’ex volontario di Still I Rise Pietro Bartesaghi, che ne ha curato la stampa e l’allestimento, parlano della situazione drammatica vissuta dagli studenti della scuola di emergenza di Still I Rise “Ma’an”, nel nord-ovest della Siria. Tutte le fotografie sono state scattate direttamente dagli studenti e dalle studentesse del centro aperto da Still I Rise nell’agosto del 2020.

Attraverso i loro occhi, i minori, di età compresa fra i 10 e i 15 anni, mostrano cosa significhi vivere nel nord-ovest della Siria dopo 10 anni di guerra. L’insicurezza, la paura, ma soprattutto la difficoltà a immaginare un futuro in cui il conflitto non sia presenza costante.

Il concorso

Data l’importanza del tema, gli organizzatori della mostra al Castello Masegra ritengono di grande interesse educativo il coinvolgimento degli studenti delle scuole di Sondrio sia per visitare l’esposizione, sia per vestire loro stessi i panni di fotografi, partecipando al concorso “Il futuro, attraverso i tuoi occhi”.

Si è quindi proposto alle scolaresche di visitare la mostra, aperta dal giovedì a domenica (ore 10-13 e 14-18), e poi di realizzare degli scatti che rappresentino la loro idea di futuro, mettendo in evidenza sia le possibilità che vengono offerte loro dal territorio, sia i possibili ostacoli che un giorno potrebbero minare il raggiungimento dei propri obiettivi. Gli scatti realizzati dalla classe, accompagnati da una didascalia, potranno essere inviati all’indirizzo email photo@stillirisengo.org entro il 15 marzo. 

Il 27 marzo, sulle pagine Facebook di “Through Our Eyes” e del “CAST”, sarà possibile scoprire le prime 3 classi vincitrici, di cui saranno pubblicate le immagini. Ogni classe riceverà inoltre il libro fotografico della mostra “Attraverso i nostri occhi” (BUR Rizzoli, 2020), che si apre con una favola scritta da Nicolò Govoni, presidente della Onlus.

Il progetto globale

“Through Our Eyes” è un progetto fotografico a lungo termine, partito nel 2019 e tuttora in corso, che ha coinvolto 155 minori dai 9 ai 17 anni. I giovanissimi fotografi sono tutti studenti e studentesse delle scuole di emergenza e delle scuole internazionali di Still I Rise.

Il progetto ha finora toccato Samos, dove sorge uno degli hotspot delle isole greche, i campi per sfollati interni di Ad-Dana nel nord-ovest della Siria e lo slum di Mathare a Nairobi, in cui vivono circa 500 mila persone in condizioni di estrema povertà. A tutti i 155 minori è stata data la possibilità di seguire un corso di fotografia condotto a “Mazí” (Samos) e a “Still I Rise International School” (Nairobi) da Nicoletta Novara, ideatrice del progetto, e a “Ma’an” (nord-ovest della Siria) dal fotografo locale Mahmoud Faisal. Al termine del corso è stata consegnata loro una macchina fotografica usa e getta con cui hanno potuto raccontare la difficile condizione vissuta in prima persona.

L’obiettivo principale del progetto e il filo rosso che unisce questi luoghi del mondo, così diversi e lontani fra loro, è proprio quello di dare la possibilità a dei bambini di esprimersi tramite un linguaggio universale come la fotografia. “Through Our Eyes” parla di migrazione, guerra e povertà come mai prima. Lo fa attraverso uno sguardo interno in cui il punto di vista del fotografo e i suoi sentimenti sono necessari per comprendere quello che sta accadendo. Con “Through Our Eyes” viene finalmente meno quella narrazione stereotipata e semplicistica che spesso crea ignoranza e paura.

Si parla spesso di “crisi umanitarie”, eppure per descriverle si utilizzano numeri, fatti e report. Sono crisi umanitarie perché al centro, ovvero quelli che ne pagano le conseguenze, ci sono persone. Un passo, uno dei tanti, per cercare di capire anche quello che fa paura o tutte quelle situazioni che si ritengono lontane dalla propria realtà, è quello di guardare attraverso gli occhi di chi si trova a vivere situazioni estreme e profondamente ingiuste e cerca comunque di guadagnarsi il proprio domani un passo alla volta.

Il progetto fotografico è diventato una mostra che, a oggi, ha raggiunto ben 75 città tra Europa e America. Il primo capitolo di “Through Our Eyes”, quello relativo a Samos con le fotografie scattate da minori residenti nel campo profughi dell’isola, è diventato un libro edito da Bur e uscito in tutte le librerie d'Italia il 3 novembre 2020. “Attraverso i nostri occhi” si apre con una favola scritta da Nicolò Govoni, presidente di Still I Rise, e prosegue con una selezione degli scatti della mostra. Ogni fotografia è accompagnata da una nota scritta dagli stessi minori che ricordano il periodo passato sull'isola e raccontano dei propri sogni e speranze per il futuro.

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