Inaugurata la mostra “Sguardi di Memoria” a Tirano: arte per riflettere sulla Shoah
Si è inaugurata nella giornata di giovedì 24 febbraio a Palazzo Foppoli la mostra “Sguardi di Memoria” dell’artista Georges de Canino, uno dei più importanti artisti ebrei contemporanei, che ha dedicato gran parte del suo percorso artistico alla promozione dei valori della Memoria e della Resistenza. Presenti insieme a un discreto numero di visitatori, il Sindaco Franco Spada, l’assessora alla Cultura Sonia Bombardieri, l’artista Georges de Canino, le autorità militari, Rossana Russo dirigente dell’Istituto di Istruzione Superiore “Balilla Pinchetti” con il prof. Simone Evangelisti, curatore e coordinatore del progetto.
La mostra propone venti opere dell’artista Georges de Canino, che ritraggono i volti di bambini, giovani uomini e donne, realizzate con tecniche diverse pittura e collage impiegando matita e forbice, immagine fotografica e decolorazione, pennellate e parole in libertà dalla resa molto suggestiva. Per lo più ritratti di persone le cui vite furono travolte dagli eventi della Shoah e che continuano ad essere esempi a cui guardare nella quotidiana battaglia per il riconoscimento dei diritti civili e umani.
Inaugurata in un momento drammatico per l’Europa intera che vede l’avvio di una guerra all’interno dei suoi stessi confini “la mostra di Tirano - ha affermato il Sindaco Franco Spada – assume una connotazione ancora più forte come “azione attiva della memoria” per riaffermare i valori della convivenza pacifica, fondato sul rispetto dei diritti umani, delle minoranze, degli “altri” e in definitiva di tutti noi”. Il Sindaco ha sottolineato come “la collocazione della mostra, in quella che fu la sede dell’Ufficio dell’Emigrazione e, fino all’avvento del fascismo, della Società Umanitaria di Tirano presieduta dall’allora Sindaco Bernardino Mazza, rafforzi il valore comunicativo di questa esposizione. Un ufficio che mise in contatto le nostre comunità con il mondo intero, con la coscienza e la speranza che i nostri emigranti venissero accolti in pace, senza razzismo e senza discriminazioni, nei paesi di destinazione”.
Il Prof. Simone Evangelisti ha illustrato la dimensione nazionale del progetto “Sguardi di MeMoria” da lui avviato e curato con gli studenti dell’Istituto Pinchetti di Tirano insieme a due altri Istituti scolastici di Arcore e Pomezia. Ha ringraziato la Prof.ssa Deborah D’Auria dell’Ist. “Largo Brodolini” di Pomezia, iniziatrice del progetto, ricordando quanto sia “importante “fare memoria” insieme ai giovani, perchè quando avviamo questo percorso, i giovani ci seguono, sono recettivi”. L’iniziativa di Tirano mette in contatto gli eventi storici che videro la comunità tiranese attivamente coinvolta nell’aiuto agli ebrei fuggitivi verso la Svizzera con una più ampia comunità a livello nazionale.
L’assessore Sonia Bombardieri ha sottolineato il “fondamentale contributo attivo della Scuola nel processo di recupero della Memoria per evitare il rischio della retorica. In questo processo il linguaggio dell’arte è capace di esprimere quello che parole da sole non riescono a dire dell’indicibile tragedia della Shoah”. La vicesindaca ha ricordato anche il ruolo di molte figure militari che furono protagoniste di episodi di aiuto agli ebrei, contravvenendo agli ordini del governo fascista a rischio della propria vita, come il finanziere Claudio Sacchelli e l’agente di polizia Mario Canessa. Sentiti ringraziamenti sono stati espressi a tutti gli enti che hanno collaborato e patrocinato l’iniziativa tiranese.
In mattinata, il Maestro de Canino ha voluto fare visita e omaggiare con il ricordo, i luoghi della memoria di due importanti figure degli eventi valtellinesi di solidarietà agli ebrei: don Cirillo Vitalini e don Giuseppe Carozzi. In serata, alle 20.45 presso il Local Hub è seguito un appassionato incontro con Georges de Canino sulla memoria del Ghetto di Roma e le vicende degli ebrei in Italia. Al termine della serata, Georges de Canino, molto colpito dalla sua visita in Valtellina per il paesaggio maestoso ma ancor più per le vicende storiche che coinvolsero gli ebrei fra le nostre montagne, ha omaggiato il Comune di Tirano con quattro ritratti dedicati a don Vitalini, don Carozzi, Mario Canessa e al capitano della polizia cantonale di San Gallo, Paul Grüninger, che salvò centinaia di ebrei nel periodo 1938-1939 falsificando e manipolando documenti.