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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cultura

Da Fattori a Previati, al Mvsa la collezione Molo

La mostra nata dalla collaborazione tra Pinacoteca cantonale Giovanni Züst di Rancate e museo di Sondrio resa possibile dal sostegno di Banca Popolare di Sondrio

Si inaugura venerdì 17 marzo a Palazzo Sassi de’ Lavizzari  - e resterà aperta fino al 27 agosto - la mostra Da Fattori a Previati. La collezione Molo dalla Pinacoteca cantonale Giovanni Züst di Rancate al MVSA, frutto della collaborazione fra l’importante istituzione museale ticinese e il Museo valtellinese di storia e arte, che si preannuncia come l’evento artistico clou della prossima primavera-estate culturale sondriese. A sostenere l'evento da un punto di vista finanziario la Banca Popolare di Sondrio.

In mostra alcune fra le opere più belle e significative della collezione d’arte che l’imprenditore e banchiere ticinese Riccardo Molo mise insieme, fra il 1926 e il 1928, per la propria villa di Balerna, seguendo il criterio selettivo, allora in voga, delle scuole regionali, per ricostruire un’immagine d’insieme della pittura italiana fra la metà dell’800 e il primo ventennio del ‘900.

A lungo dimenticata, l’importante collezione, oggi in deposito alla Pinacoteca cantonale Züst di Rancate che l’ha riscoperta con una bella mostra nel 2009, viene oggi riproposta al MVSA di Sondrio attraverso una selezione di 13 opere, fra dipinti e disegni, in cui spiccano due assoluti capolavori La diligenza a Sesto Masseria con pergolato di Giovanni Fattori, capofila della scuola toscana dei Macchiaioli, un bel paesaggio invernale (Inverno) del piemontese Lorenzo Delleani, una suggestiva scena serale (Sera fra i monti o All’abbeveratoio) del veneto Pietro Fragiacomo, e, naturalmente, i lombardi Mosè Bianchi, con l’inquietante e sensuale Donna con calice, e Gaetano Previati, di cui, insieme al curioso Vendemmia, viene esposto l’intenso, bellissimo Autoritratto  a carboncino.

E lombardo va considerato anche Giovanni Segantini, presente con una rara e poco nota veduta, Lago di Lecco, che è una delle primissime opere giovanili dell’artista trentino, ben lontano dalla sua cifra divisionista con cui sarà in seguito universalmente noto. Non mancano, infine, il ticinese Camillo Rusconi con due gradevoli paesaggi invernali, San Bernardino e Slitte sulla neve (Saint Moritz), e Il veronese, ma ticinese d’adozione, Guido Gonzato, che di Riccardo Molo fu anche il consigliere artistico. Si tratta - come nel caso di Fattori, di Mosé Bianchi o di Fragiacomo - di opere inedite o del tutto sconosciute prima della riscoperta della Collezione Molo ad opera della Pinacoteca Züst. 

Una mostra, dunque, particolarmente ricercata e preziosa quella che si inaugura venerdì prossimo al MVSA, fortemente voluta dall’Assessore alla Cultura del Comune di Sondrio, Marcella Fratta, che la presenterà insieme ad Alessandra Brambilla della Pinacoteca Züst, e alla cui realizzazione la Banca Popolare di Sondrio è orgogliosa di aver contribuito, non solo per l’importanza dell’iniziativa in sé, ma perché l’arte e il collezionismo artistico sono stati e sono tutt’ora, attraverso il sito www.posoarte.it, parte rilevante della propria attività culturale e perché, infine, essa rappresenta l’omaggio a un collezionista, Riccardo Molo, che fu anche un importante imprenditore e banchiere in una terra come il Ticino in cui la Bps è da quasi trent’anni presente con un proprio istituto, la Banca Popolare di Sondrio (Suisse), che è oggi parte viva e pulsante dell’economia e della comunità ticinese e svizzera. 

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