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Martedì, 16 Aprile 2024
Economia

Un 2022 in linea con gli obiettivi per la Banca Popolare di Sondrio

Approvati i risultati preliminari consolidati dell’esercizio 2022: l'utile netto è pari a 251,3 milioni di euro. Pedranzini: "Risultati eccellenti"

Il consiglio di amministrazione della Banca Popolare di Sondrio, riunitosi nella mattinata di oggi, martedì 7 febbraio 2023, ha esaminato e approvato i risultati preliminari consolidati economici e patrimoniali dell’esercizio 2022 che si è chiuso con un utile netto pari a 251,3 milioni di euro. Ha altresì confermato, come previsto dal Piano Industriale, il payout ratio pari al 50%, corrispondente a un monte dividendi di circa 127 milioni di euro, con una redditività calcolata sul prezzo medio dell’azione nei dodici mesi del 2022 pari al 7,8%.

"I solidi risultati approvati confermano la capacità del Gruppo di saper affrontare con successo le sfide di un contesto macroeconomico e geopolitico caratterizzato da molti fattori avversi e da elevata incertezza. Grazie alla diversificata offerta, alla qualità di prodotti e servizi, alla capacità di penetrazione commerciale nelle aree di insediamento e all’elevato livello di efficienza gestionale, il Gruppo può contare su solide basi per realizzare mese dopo mese gli obiettivi di sviluppo delineati nel Piano industriale 2022-2025 'Next Step'", fanno sapere dall'istituto bancario sondriese.

"Risultati eccellenti"

“Nell’ultimo trimestre del 2022 abbiamo conseguito risultati eccellenti, grazie a un’ulteriore accelerazione del margine di interesse e al proseguimento del trend positivo delle commissioni, in particolare quelle che riflettono la nostra attività di supporto all’internazionalizzazione delle imprese. Ciò conferma il nostro solido posizionamento commerciale e permette di chiudere l’esercizio con un utile netto di € 251 milioni, in linea con gli obiettivi del Piano industriale “Next Step” presentato lo scorso giugno e in particolare con il target di ROE all’8%”, ha dichiarato Mario Alberto Pedranzini, consigliere delegato e direttore generale di BPS.

“Ai risultati di conto economico si affiancano ottimi livelli di patrimonializzazione, e l’importante crescita – oltre il 6% – di raccolta e impieghi, a conferma della sostenibilità del nostro modello di business, da sempre capace di adattarsi con prontezza alle sfide che il contesto di mercato – oggi articolato e complesso – impone di affrontare. La dedizione del nostro personale, fattore che da sempre ci distingue, e l’attenzione alle esigenze di famiglie e imprese clienti continueranno a essere gli ingredienti fondamentali del nostro modo unico di fare banca. Consapevoli delle difficoltà di un contesto impegnativo – conflitto bellico russo-ucraino, costo dell’energia, inflazione – osserviamo con vigile ottimismo il graduale Consapevoli delle difficoltà di un contesto impegnativo – conflitto bellico russo-ucraino, costo dell’energia, inflazione – osserviamo con vigile ottimismo il graduale miglioramento delle previsioni dei principali istituti macroeconomici. Affrontiamo quindi il 2023 con fiducia, convinti che riusciremo a consolidare i livelli di redditività fin qui conseguiti, a beneficio di tutti gli stakeholders. Anticipare la traiettoria di crescita ipotizzata solo pochi mesi fa è il nostro obiettivo per l’anno in corso”, ha aggiunto Pedranzini.

I parametri principali

Di seguito, riportati schematicamente alcuni dettagli sugli indicatori economico-finanziari di maggior rilievo:

  • il risultato netto di periodo, positivo per € 251,3 milioni, riflette il forte incremento dei proventi dell’attività bancaria caratteristica che si attestano a € 1.062 milioni (+19,7% rispetto al 31 dicembre 2021; margine di interesse +28,8% e commissioni nette +6,4%). Esso incorpora altresì significativi oneri per la stabilizzazione del Sistema bancario pari a € 45,9 milioni, in ulteriore incremento rispetto al periodo di confronto;
  • i ratios patrimoniali1 si attestano su livelli particolarmente elevati. Nella versione phased-in, il CET1 ratio e il Tier1 ratio si posizionano al 15,4%, mentre il Total Capital ratio risulta pari al 18%. In versione fully loaded i coefficienti segnano rispettivamente 15,3% e 17,9%;
  • la banca si è distinta nel supporto all’economia reale dei territori presidiati con nuove erogazioni di prestiti a famiglie e imprese per oltre € 5,5 miliardi, in crescita rispetto agli oltre € 4,8 miliardi del periodo di confronto, che pure includevano circa € 1 miliardo di “erogazioni Covid” con garanzia statale;
  • di rilievo l’attività di acquisizione di crediti fiscali (superbonus/sisma bonus, ecobonus, altri bonus) che ha raggiunto uno stock pari a oltre 1,8 miliardi di euro, destinato a incrementarsi in misura notevole in ragione delle operazioni attualmente oggetto di istruttoria; il contributo a conto economico ha cifrato, al 31 dicembre 2022, circa 40 milioni di euro. Tale attività, condotta dalla banca con una rigorosa verifica delle pratiche, ha dato il suo contributo all’iniziativa di rilancio del governo, pure consentendo l’ampliamento della base clienti;
  • sempre crescente l’attenzione alle tematiche di sostenibilità come testimoniato dall’adozione della policy del credito ESG che integra i fattori ambientali, sociali e di governance nel processo di concessione e monitoraggio del credito. Nello specifico, la Banca ha sviluppato “Next – prodotti di credito sostenibili”, un pacchetto di finanziamenti pensato per assistere i privati, i professionisti e le imprese che investono per ridurre la propria “impronta carbonica” tramite, a esempio, l’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, l’acquisto di mezzi di trasporto ecologici o l’efficientamento degli edifici e dei processi produttivi;
  • in ulteriore riduzione l’incidenza dei crediti deteriorati lordi, come sintetizzato dall’NPL ratio che si attesta al 4,3% dal 5,8% di fine 2021, grazie pure all’operazione di cessione di sofferenze perfezionata il 29 dicembre 2022;
  • i tassi di copertura del credito deteriorato si attestano su livelli particolarmente elevati. Rispetto al 31 dicembre 2021, il coverage ratio del totale crediti non performing si posiziona al 58,3% dal 55,4%, quello riferito alle sole posizioni classificate a sofferenza si colloca al 76,5% dal 73,9%, raggiungendo il 93% con l’inclusione degli importi passati a conto economico in anni precedenti su posizioni già a sofferenza per le quali si mantiene un’evidenza contabile, a fronte di una prospettiva di eventuali recuperi. Il livello di copertura delle inadempienze probabili si attesta al 51,2% dal 45,2%. Il tasso di copertura del credito in bonis è pari allo 0,45%;
  • il costo del rischio si attesta a 51 punti base in incremento rispetto ai 43 punti base del periodo di confronto. Tale indicatore incorpora pure ulteriori accantonamenti straordinari e prudenziali connessi alle conseguenze del conflitto russo-ucraino, ferma restando la limitata esposizione del Gruppo verso l’area geografica coinvolta, nonché quelli per le esposizioni di portafoglio verso imprese operanti in settori ad alto utilizzo di energia. La qualità degli attivi rimane sotto controllo se consideriamo che il tasso di decadimento, incrementandosi di poco nell’ultima parte dell’anno, si attesta appena sopra l’1%;
  • il Texas ratio, rapporto tra il totale dei crediti deteriorati netti e il patrimonio netto tangibile, si riduce ulteriormente, posizionandosi al 18,2% dal 25,8% di fine dicembre 2021;
  • la raccolta diretta da clientela pari a € 41.771 milioni, in crescita rispetto agli € 39.304 milioni di fine 2021 (+6,3%) con un accresciuto ricorso alla forma tecnica dei depositi a termine, prevalentemente destinati alla clientela istituzionale;
  • la raccolta indiretta pari a € 39.059 milioni, in calo rispetto agli € 40.982 milioni di fine 2021 (-4,7%), risente essenzialmente del negativo andamento dei mercati azionari e obbligazionari registrato nel 2022. Il risparmio amministrato cifra a € 32.672 milioni rispetto agli € 34.186 milioni del 31 dicembre 2021 (-4,4%). Pure il risparmio gestito, € 6.386 milioni rispetto ai 6.796 milioni di euro di fine 2021 (-6%), risulta impattato dal negativo effetto mercato, solo in parte controbilanciato da una raccolta netta positiva superiore ai 480 milioni di euro;
  • la raccolta assicurativa ammonta a € 1.958 milioni rispetto agli € 1.909 milioni del 31 dicembre 2021 (+2,5%) con una raccolta netta di circa 90 milioni di euro;
  • i finanziamenti verso clientela sono pervenuti a € 33.020 milioni, con un significativo +6,3% rispetto agli € 31.059 milioni di fine 2021. Spiccano le crescite dei finanziamenti a medio lungo termine e del factoring;
  • gli indicatori di liquidità, sia di breve (Liquidity Coverage Ratio) sia di medio periodo (Net Stable Funding Ratio), si posizionano ben al di sopra dei requisiti minimi regolamentari;
  • si conferma positivo il contributo apportato al risultato netto di Gruppo da parte delle società controllate e collegate.

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