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Economia

Credit Agricole ha chiesto a Creval di spostare l'assemblea dei soci

L'incontro plenario si dovrebbe tenere 2 giorni prima la chiusura dell'Opa, in «un momento in cui gli assetti proprietari della Banca potrebbero di lì a poco subire significativi cambiamenti»

Credit Agricole Italia (CAI) ha ufficialmente chiesto al Credito Valtellinese, alla luce dell'offerta pubblica di acquisto totalitaria in corso, di posticipare l'assemblea degli azionisti convocata per il prossimo 19 aprile. La proposta, deliberata ai sensi dell’articolo 126-bis, comma primo, terzo periodo, del Testo Unico della Finanza, prevede la richiesta di differimento del rinnovo del Consiglio di Amministrazione del Creval alla prima data utile successiva alla chiusura dell’Opa, fissata per mercoledì 21 aprile 2021, salvo proroghe.

«La proposta intende rimettere all’assemblea di Creval di decidere se procedere comunque alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione della banca per il prossimo triennio in una situazione nella quale è pendente, e si concluderà pochi giorni dopo, l’offerta, o se invece non sia opportuno, sulla base delle regole di buona governance e dei principi di correttezza e nell’interesse di Creval, rinviare la nomina del Consiglio di Amministrazione ad una Assemblea da tenersi alla prima data utile successiva, lasciando in carica l’attuale Consiglio, in regime di prorogatio, sino a tale momento» fanno sapere i rappresentanti della Banque Verte.

Per Creval l'Opa di Credit Agricole è troppo bassa 

«La proposta muove dalla constatazione che, pur disponendo di diverse opzioni e soluzioni tecniche che avrebbero consentito di fare diversamente, il Consiglio in carica ha nondimeno ritenuto di convocare l’Assemblea per il rinnovo del Consiglio di Amministrazione in una data che, fin dal momento dell’avviso di convocazione e sulla base del calendario dell’Offerta pubblicato da CAI, era inevitabilmente destinata a sovrapporsi temporalmente con il periodo di adesione all’Offerta. Per effetto di tale decisione, si è venuta a determinare l’attuale situazione, nella quale viene chiesto agli Azionisti della Banca di esprimersi sul rinnovo del Consiglio di Amministrazione appena due giorni prima della conclusione dell’Offerta, ovvero in un momento in cui gli assetti proprietari della Banca potrebbero di lì a poco subire significativi cambiamenti» continua la nota di Credit Agricole.

«Anche in relazione a quanto precede, la scrivente CAI, pur appartenendo al Gruppo bancario che oggi è il primo azionista della Banca, non ha ritenuto di presentare una propria lista di candidati perché non ritiene né serio, né conforme alle regole di buona governance, né coerente con l’interesse sociale, procedere al rinnovo del Consiglio nelle attuali circostanze» hanno evidenziati i vertici della banca francese in Italia.

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