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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

L'olivicoltura in Valtellina è realtà: ecco il progetto per valorizzarne la filiera

Comunità Montana Valtellina di Sondrio, Fondazione Fojanini e GAL Valtellina Valle dei Sapori insieme per sostenere nella fase di start up gli operatori privati. Maffezzini: "Siamo convinti che il progetto possa dare un aiuto concreto per supportare lo sviluppo, su tutto il nostro territorio provinciale, di questa nuova filiera agricola”

L’olivicoltura valtellinese è in forte espansione. Negli ultimi anni è cresciuta la superficie coltivata, ad oggi circa 100 ettari, ed è aumentato il numero di agricoltori impegnati in questa attività. La Comunità Montana Valtellina di Sondrio ha compreso la portata del fenomeno e, grazie alla collaborazione di Fondazione Fojanini ed al supporto del Gruppo di Azione Locale Valtellina Valle dei Sapori 2014-2020, ha definito una strategia di intervento e predisposto una proposta progettuale che è stata candidata ad una recente Manifestazione di Interesse con cui Regione Lombardia intende supportare e finanziare progetti innovativi per la valorizzazione dell’agricoltura di montagna (AREST, Accordi per il Rilancio Economico e Sociale dei Territori).

Il progetto predisposto dall’ente montano, in qualità di capofila del partenariato, è infatti volto alla valorizzazione dell’olivicoltura valtellinese mediante la realizzazione e la gestione nella fase di start up di strutture ed iniziative a supporto degli operatori privati.

In particolare, il progetto prevede:

  • la predisposizione e la pubblicazione di un bando con il quale erogare contributi agli operatori privati che intendono attuare interventi di recupero di terreni agricoli abbandonati con la realizzazione di impianti di olivicoltura;

  • la progettazione, la realizzazione e la gestione di un frantoio al quale tutti gli operatori potranno conferire i propri prodotti per essere lavorati e trasformati. A questo proposito si sottolinea che, al momento, non esiste un frantoio in provincia di Sondrio e che i coltivatori sono così costretti ad utilizzare impianti fuori provincia, con elevati costi di trasporto e gestione;

  • l’attuazione di adeguate strategie di commercializzazione dell’olio prodotto, supportando così gli operatori privati nella fase di apertura e gestione dei canali di vendita.

La proposta progettuale, che ha un budget complessivo di oltre 3 milioni di euro, è attualmente in fase di valutazione da parte di Regione Lombardia.

“La Valtellina si sta scoprendo un territorio vocato all’olivicoltura” commenta Tiziano Maffezzini, Presidente della Comunità Montana Valtellina di Sondrio. “La superficie coltivata è in forte aumento, così come il numero di operatori ed è quindi giusto che gli enti del nostro territorio supportino lo sforzo dei privati che hanno deciso di investire in questo ambito. La coltivazione dell’olivo, inoltre, rappresenta una interessante opportunità anche dal punto di vista ambientale, perché consente di recuperare aree agricole abbandonate e invase dal bosco e quindi di dare valore ai nostri versanti terrazzati. Siamo convinti - conclude Maffezzini - che il progetto di cui la Comunità Montana è capofila vada nella giusta direzione e possa dare un aiuto concreto per supportare lo sviluppo, su tutto il nostro territorio provinciale, di questa nuova filiera agricola”.

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