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Venerdì, 29 Marzo 2024
I dati del Gruppo

Crédit Agricole Italia: nel 2022 l'utile netto cresce dell'11%

I risultati confermano la buona salute del gruppo che ha acquisito Creval

Il Gruppo Crédit Agricole in Italia ha registrato nel 2022 un risultato netto aggregato di 1.097 milioni di euro (+11% a/a), di cui 857 milioni di pertinenza del Gruppo Crédit Agricole.

L’attività commerciale continua a essere dinamica, con un Totale dei Finanziamenti all’economia pari a 99 miliardi di euro e una Raccolta Totale pari a 317 miliardi di euro. Il Crédit Agricole è presente in Italia, suo secondo mercato domestico, con circa 17.000 collaboratori e circa 5,5 milioni di clienti grazie ad un Gruppo composto, oltre che da Crédit Agricole Italia, anche dal Corporate e Investment Banking (CACIB), e dalle società di Servizi Finanziari Specializzati (Agos, FCA Bank), Leasing (Crédit Agricole Leasing, parte di Crédit Agricole Italia) e Factoring (Eurofactor), Asset Management e Asset Services (Amundi, CACEIS), Assicurazioni (Crédit Agricole Vita, Crédit Agricole Assicurazioni, Crédit Agricole Creditor Insurance) e Wealth Management (CA Indosuez Wealth Management in Italia e CA Indosuez Fiduciaria).

La stretta collaborazione tra le società operanti nelle diverse aree di business, garantisce al Crédit Agricole di operare nella penisola con un’offerta ampia ed integrata, a beneficio dei propri clienti e di tutti gli attori economici. 

Il Gruppo Crédit Agricole ha ottenuto un utile netto reported nel 2022 di 8,144 miliardi di euro, con ricavi pari a 38,162 miliardi di euro.

I risultati

I risultati confermano la capacità costante di Crédit Agricole Italia di generare redditività sostenibile: utile netto consolidato pari a 559 milioni di euro; il risultato netto si attesta a 433 milioni escludendo gli elementi straordinari e non ricorrenti (+22% a/a adjusted). E' stata consolidata la crescita della redditività: i proventi dell’anno superano i 2,5 miliardi di euro, in aumento del +2% a/a adjusted, sostenuti dal contributo del margine di interesse (+6% a/a adjusted ). Significativo anche il dinamismo commerciale: acquisiti oltre 150 mila clienti (+8% a/a); forte sviluppo dei volumi intermediati di credito al consumo (+27% a/a); collocati 9 miliardi di prodotti Wealth Management con una crescita del risparmio gestito del +3% a/a (netto effetto mercato); erogati 1,3 miliardi di crediti “Ecobonus” (x2,6 a/a); crescita della quota di mercato dei mutui casa al 7,1% e dei prestiti agroalimentari al 6,9%; aumento dei premi assicurativi danni (+9% a/a). 

Cresce l’apprezzamento dei Clienti per Crédit Agricole Italia, con Indice di Raccomandazione in ulteriore aumento: CA Italia si conferma al 2° posto tra le banche universali in Italia. E' stato poi messo in atto un piano straordinario per sostenere famiglie e imprese alle prese con l’aumento dei costi energetici e delle materie prime attraverso un plafond da 16 miliardi di euro. Prosegue il trend di miglioramento della qualità del credito: NPE ratio lordo e netto scendono rispettivamente al 3,3% e 1,8%.  Solida, infine, la patrimonializzazione: Total Capital Ratio al 18,3%3 e Common Equity Tier 1 Fully Loaded al 13,0% . Sono state assunte nel 2022 quasi 700 persone, di cui 620 giovani under 35, in linea con il programma di rinnovo generazionale “Next Generation”.

I risultati del 2022 dimostrano la capacità di Crédit Agricole Italia di generare utili in continuità con gli esercizi precedenti grazie ad un modello di business equilibrato e diversificato. L’utile netto consolidato è pari a 433 milioni (+22% a/a adjusted1 ) e si attesta a 559 milioni di euro includendo gli effetti del riallineamento fiscale una tantum e gli oneri derivanti dall’acquisizione di Creval. 

Sostegno a imprese e famiglie

L’attività commerciale registra risultati positivi sulle principali linee di business, grazie ad un’offerta alla clientela diversificata che beneficia dei servizi offerti da tutte le società del Gruppo Crédit Agricole in Italia, nonché del completo allineamento dell’attività commerciale di Creval agli standard del Gruppo: nel 2022 si è assistito a un:

  • significativo sviluppo della base clienti con l’acquisizione di oltre 150 mila nuovi clienti (+8% a/a), grazie sia all’apporto della rete commerciale sia al contributo del canale digitale (pari al 30% dell’acquisition); 
  • collocazione di 9 miliardi di prodotti legati al wealth management, con sviluppo bilanciato tra prodotti gestiti (5,5 Mld) e assicurativi (3,5 Mld);
  • significativa evoluzione dei volumi intermediati di credito al consumo (+27% a/a) e dei premi delle polizze ramo danni (+9% a/a), che beneficiano della digitalizzazione dei processi e del potenziamento dei servizi di consulenza assicurativa;
  • concessione complessiva di 1,3 miliardi di crediti “Ecobonus” (x2,6 vs. dic-21);
  • crescita dell’apprezzamento dei Clienti con Indice di Raccomandazione in miglioramento su tutti i canali grazie al supporto offerto alla clientela durante il periodo di crisi unitamente allo sviluppo dei servizi digitali, con CA Italia che si conferma al secondo posto tra le banche universali in Italia. Nel 2022 il Gruppo ha messo in atto un piano straordinario per sostenere famiglie e aziende alle prese con l’aumento dei costi energetici e delle materie prime. Il plafond da 16 miliardi di euro comprende numerose iniziative che prevedono, in particolare, per le famiglie la sospensione delle rate dei mutui in essere fino a 12 mesi e prestiti a tasso agevolato, in collaborazione con Agos, destinati ai clienti con ISEE fino a 40 mila euro. Alle imprese sono dedicate una serie soluzioni con l’obiettivo di fornire liquidità straordinaria e finanziare gli investimenti ESG.
  • Dinamiche dei volumi: finanziamenti verso clientela in aumento del +1,0% vs. dic-21, includendo anche i crediti fiscali Ecobonus. In forte crescita l’Agri-Agro (+5,1% vs dic-21), comparto caratterizzante per il Gruppo, con la quota di mercato2 che sale al 6,9%. In aumento al 7,1% anche la quota di mercato2 delle richieste di nuovi mutui, evidenziando una progressione in corso d’anno (+5% 4T-22/4T-21);
  •  risparmio gestito che risente dell’andamento dei mercati finanziari. Lo stock, al netto dell’effetto mercato, risulta in aumento del +3% vs dic-21, sostenuto dalla dinamica positiva dei flussi netti (+1,6 miliardi di euro da inizio anno) e dalla componente assicurativa che contiene la flessione rispetto all’andamento dei mercati;
  • raccolta diretta da clientela influenzata dalla riduzione delle componenti meno stabili, ma in aumento nella seconda parte dell’anno: +3,0% dic-22 vs. giu-22, sostenuta dalla ripresa dei depositi clientela e dalla raccolta a termine. 

Giampiero Maioli, responsabile del Crédit Agricole in Italia-3

Ricavi e oneri

I risultati dell’attività commerciale si riflettono sull’andamento dei proventi che registrano una crescita del +2,1% a/a adjusted. L’andamento è trainato dalla performance del margine di interessi, che evidenzia una crescita del +5,7% a/a adjusted e del +31,6% T4/T4 adjusted beneficiando della dinamica della curva dei tassi di mercato. Le commissioni sono stabili (-0,4% a/a adjusted), con le performance positive del comparto assicurativo, del credito al consumo e del segmento imprese che hanno controbilanciato i settori più penalizzati dall’andamento di mercato.

L’andamento degli oneri è sotto controllo: i costi operativi sono in lieve riduzione rispetto al 2021 (-0,3% a/a adjusted) grazie ad azioni di efficientamento che hanno permesso di compensare l’aumento dei costi legati al piano di trasformazione e innovazione, unitamente ai primi effetti dell’inflazione. Gli oneri beneficiano anche degli effetti positivi legati alle sinergie di integrazione con Creval (ca. 30 milioni di euro). L’andamento congiunto di proventi in crescita ed oneri in lieve riduzione si riflette in un generalizzato miglioramento sia del risultato operativo (+5,9% a/a adjusted), che dell’efficienza, con un rapporto cost/income che si attesta al 60,7% .

Attenzione alla qualità degli attivi e solidità patrimoniale Il progressivo miglioramento della qualità dell’attivo e il livello contenuto di flussi a default si riflettono sulla contrazione del costo del credito (-15,7% a/a adjusted), con l’incidenza delle rettifiche sugli impieghi che diminuisce a 45bps. L’incidenza dei crediti deteriorati netti scende al 1,8% e si attesta al 3,3% l’incidenza dei deteriorati lordi; aumentano sia le coperture del portafoglio non performing al 46,9%, che delle sofferenze al 74,8%. Si conferma solida la posizione patrimoniale: Common Equity Tier 1 Fully Loaded a 13,0%3, e Total Capital Ratio pari al 18,3% con livelli di capitale ampiamente superiori rispetto ai requisiti minimi assegnati dalla BCE per il 2022. Elevato anche il livello di liquidità con LCR pari al 262% e NSFR pari a 133% . A dimostrazione della solidità del Gruppo, Moody’s ha confermato il rating di Crédit Agricole Italia (Baa1 con outlook negativo), al livello più alto del sistema bancario italiano.

Con il perfezionamento della fusione per incorporazione di Crédit Agricole FriulAdria in Crédit Agricole Italia, avvenuta in data 27 novembre 2022, si completa pienamente il progetto "Banca Unica", secondo le tempistiche stabilite. Questa integrazione segue la fusione per incorporazione del Credito Valtellinese in Crédit Agricole Italia, avvenuta lo scorso aprile, che ha consolidato il forte posizionamento sui territori storici con un progressivo allineamento della produttività commerciale ai valori del Gruppo.

Offerta digitale

Crédit Agricole Italia ha proseguito anche nel 2022 l’implementazione di servizi innovativi per proporre ai clienti un’operatività omnicanale completa e competitiva sul mercato. Continua la crescita dei clienti attivi in App (+20% a/a), portando al raggiungimento di un livello di clienti digitalizzati pari all’80%. Sono aumentate le transazioni effettuate sui canali digitali (pari all’86% del totale) e le operazioni a distanza in Mobile Collaboration (volumi +79% rispetto all’anno precedente). Crescono del 39% a/a i clienti under 25 acquisiti online grazie alla nuova modalità di identificazione tramite Videoselfie, che permette l’apertura del conto anche in 24 ore, garantendo al cliente un processo semplice e fluido.

I volumi delle richieste di mutuo online sono cresciute del +28% a/a anche grazie all’introduzione del Mutuo Card, che permette al cliente di sapere con certezza ed in anticipo l’importo massimo finanziabile, pur non avendo ancora individuato l’immobile.

"Le village"

Le Village by CA Milano chiude il 2022 con il pieno utilizzo delle postazioni di lavoro dedicate alle startup, ad oggi 61, e un progressivo consolidamento degli accordi di partnership, con 39 aziende partner e 54 abilitatori, di cui 10 internazionali.

Le Village by CA Parma conclude l’anno con la presenza 53 startup, 21 aziende partner e 29 abilitatori. Le Village by CA Triveneto, inaugurato il 29 settembre 2022, conta ad oggi 21 aziende partner del territorio, 46 abilitatori e 36 startup.

Formazione

Nel corso del 2022 il Gruppo CA Italia, in linea con il programma di rinnovo generazionale “Next Generation”, ha realizzato circa 700 assunzioni di cui 620 hanno interessato giovani under 35. Prosegue il lavoro di integrazione nel Gruppo di persone con profili diversificati: digitali, tecnico scientifici ed umanistici, supportato da mirate iniziative di onboarding e formazione, che hanno visto collaborare il Gruppo con tutti i principali atenei universitari. Sono proseguite le iniziative di inclusione intergenerazionale, che hanno interessato sia i giovani entrati in azienda, sia i manager. Il Gruppo, inoltre, è tra le aziende italiane che hanno ottenuto la certificazione Top Employer 2023 e rientra nel sempre più ristretto gruppo di “Aziende best performers nazionali nel mercato del Lavoro” certificate per il quindicesimo anno consecutivo.

A fine gennaio 2023 è stato annunciato un nuovo pacchetto di misure concrete a sostegno dei dipendenti, con l’obiettivo di garantire un supporto continuativo e rafforzare il potere d’acquisto dei collaboratori. Tra le misure più importanti l’erogazione di un contributo straordinario welfare del valore di 500 euro, a favore di tutto il personale con esclusione dei dirigenti, oltre a maggiore contributo alla copertura sanitaria e nuove condizioni bancarie agevolate. Queste misure si aggiungono all’innalzamento del congedo parentale per i padri, che da gennaio 2023 possono fruire di 20 giorni di congedo retribuito al 100% (che diventeranno complessivamente 28 giorni nel 2024).

Continua l’attenzione per la formazione: nel 2022 sono state erogate oltre 600.000 ore formative, pari a circa 80.270 giornate lavorative e una media di 47 ore di formazione pro-capite. Sono stati messi a disposizione oltre 850 corsi sulla piattaforma di e-learning Digital Academy ed è in fase di completamento l’accessibilità ai corsi da parte dei colleghi con disabilità sensoriale. Nell’ambito dei temi di Diversity&Inclusion ed ESG, il Gruppo anche nel 2022 ha proposto il Mese delle Diversità - cinque settimane tra novembre e dicembre con iniziative ed eventi per riflettere sulle tematiche di inclusione - che si è aperto con la “Run 4 Inclusion” - la prima edizione della corsa non competitiva per sostenere i valori di unicità, inclusione e sostenibilità. È stata aggiornata la “Carta del Rispetto”, per consolidare la sensibilizzazione verso tutte le componenti della D&I, oltre al genere, come età, nazionalità, orientamento sessuale, disabilità. Sono stati inoltre sviluppati alcuni progetti particolarmente significativi quali l’avvio delle attività in collaborazione con Parks-Liberi & Uguali - associazione attiva nella promozione del valore della diversità e delle pari opportunità sui luoghi di lavoro delle persone appartenenti alla comunità LGBT+, ed i progetti di inclusione sociale come la partnership con Elis per il Progetto Scuole - che ha coinvolto oltre 1900 giovani in 13 città italiane. Il Gruppo è stato premiato da Lifeed come Caring Company® 2022, ed ha ricevuto una menzione speciale per le attività di inclusione sociale sul territorio in occasione dell'edizione 2022 di «Disability Matters Europe».

Sociale e sostenibilità

Nel corso del 2022 il Gruppo ha ampliato ulteriormente le iniziative in ambito di sostenibilità, prestando particolare attenzione alle tre tematiche di mobilitazione collettiva: agire in chiave sostenibile per il clima e la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio; rafforzare la coesione e inclusione sociale; agevolare una transizione agri-agro. È stata lanciata “Crédit Agricole for Dream”, per supportare i territori attraverso progetti innovativi e accomunati dalle tematiche di inclusione sociale e lotta al cambiamento climatico, con il supporto delle fondazioni azioniste Fondazione Cariparma, Fondazione Carispezia, Fondazione Piacenza e Vigevano e Fondazione Carismi. È inoltre proseguito l’impegno nel sociale, attraverso le numerose raccolte fondi legate alle tematiche di inclusione, educazione, sanità, sport e cultura, che sono state pubblicate su CrowdForLife, il portale di crowdfunding del Gruppo. Il Gruppo si è impegnato nella revisione delle Politiche del Credito con integrazione dei fattori ESG e limitazioni al supporto finanziario ad imprese afferenti ai settori “sensibili” per l’ambiente (Carbone, Amianto, Shale Oil&Gas).

I dati in sintesi

Dati economici:

  • Risultato netto pari a 559 milioni e a 433 milioni di euro (+22% a/a adjusted) escludendo gli elementi straordinari e non ricorrenti. 
  • Ricavi a 2.579 milioni di euro (+2,1% a/a adjusted).
  • Oneri Operativi a 1.661 milioni di euro (-0,4% a/a adjusted).
  • Rettifiche su crediti a 286 milioni di euro (-15,7% a/a adjusted).

Dati patrimoniali:

  • Patrimonio netto di Gruppo a 7,7 miliardi di euro (+5,6% vs dic-21).
  • Impieghi verso clientela pari a 64,3 miliardi di euro (-1,0% vs dic-21).
  • Raccolta diretta pari a 72,2 miliardi di euro (-3,3% vs dic-21).
  • Raccolta gestita pari a 49,5 miliardi di euro (-6,2% vs dic-21).

Ratio di Gruppo: 

  • Incidenza deteriorati lordi e netti rispettivamente pari a 3,3% e 1,8%.
  • Copertura deteriorati a 46,9%.
  • Common Equity Tier 1 Ratio Fully Loaded a 13,0% . 
  • Total Capital Ratio a 18,3% .
  • LCR pari a 262% e NSFR pari a 133%.

Il conto economico

I proventi operativi netti si attestano a 2.579 milioni di euro, in aumento del +2,1% adjusted rispetto all’anno precedente. Gli interessi netti ammontano a 1.311 milioni di euro, in crescita del +5,7% adjusted rispetto all’anno precedente e del +31,6% adjusted verso il quarto trimestre 2021, beneficiando dell’incremento dello spread commerciale conseguente al rialzo dei tassi di mercato. Le commissioni nette sono pari a 1.219 milioni di euro, sostanzialmente stabili rispetto all’anno precedente (-0,4% a/a adjusted ); la componente “gestione, intermediazione e consulenza” risulta flat (+0,2% a/a adjusted) con il positivo contributo delle componenti relative alla distribuzione prodotti assicurativi e del credito al consumo che compensano il calo delle commissioni da intermediazione e collocamento titoli.

Stabile anche “l’attività bancaria commerciale” (+0,1% a/a adjusted). Il risultato dell’attività finanziaria ammonta a 33 milioni di euro, che si confronta con i 58 milioni di euro dell’anno precedente adjusted. Gli oneri operativi ammontano a 1.5654 milioni di euro, in lieve contrazione del -0,3% a/a adjusted; la dinamica dell’aggregato vede una riduzione delle spese per il personale che beneficiano degli effetti del programma di rinnovo generazionale denominato “Next Generation”, a fronte dell’aumento di investimenti tecnologici e di oneri legati al piano di trasformazione e innovazione, nonché dei primi impatti sulle spese amministrative derivanti dall’aumento dell’inflazione. Includendo i contributi al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD) e il contributo al Fondo di Risoluzione Unico (FRU) per complessivi 96 milioni di euro, gli oneri operativi complessivi ammontano a 1.661 milioni di euro, in lieve calo del -0,4% a/a adjusted.

Per effetto della dinamica di ricavi e costi, il risultato della gestione operativa, pari a 918 milioni di euro, registra un aumento del +6,8% a/a adjusted; al netto degli oneri sistemici il risultato è pari a 1.014 milioni di euro, in crescita del +5,9% a/a adjusted. Le rettifiche di valore nette su crediti si attestano a 286 milioni di euro, in diminuzione rispetto al dato del 2021 (-15,7% a/a adjusted ). Il costo del credito (rapporto fra le rettifiche di conto economico e l’ammontare dei crediti netti verso la clientela), risulta pari a 45 bps. Le imposte sul reddito dell’esercizio risultano pari a 180 milioni di euro rispetto a 152 milioni di euro dell’anno precedente; il dato non include 146 milioni di euro di riallineamento fiscale una tantum, classificati in una voce ad hoc, ottenuto a seguito dell’esito positivo dell’interpello presentato in relazione al ricalcolo del valore fiscale degli avviamenti. L’utile netto consolidato si attesta a 559 milioni di euro che si confronta con il risultato civilistico del 2021 pari 616 milioni di euro, che includeva 497 milioni di euro di badwill relativo all’acquisizione di Creval. Escludendo gli effetti del riallineamento fiscale una tantum e gli oneri derivanti dall’acquisizione di Creval il risultato del 2022 è pari a 433 milioni di euro (+22,0% a/a adjusted).

Lo stato patrimoniale

Le masse totali risultanti dalla somma di impieghi, raccolta diretta e risparmio gestito si attestano a 186 miliardi di euro. Gli impieghi verso la clientela ammontano a 64,3 miliardi di euro, in lieve calo rispetto a dic21 (-1,0%). Tale dinamica è influenzata positivamente dall’espansione del comparto Agri-agro, ma risente del rallentamento delle nuove erogazioni di mutui residenziali, comunque in maggior tenuta rispetto ad un mercato in contrazione ed in progressiva ripresa in corso d’anno, oltre che dal venir meno delle misure straordinarie di sostegno del governo al comparto imprese. L’aggregato non comprende l’effetto positivo derivante dalla crescita dei crediti fiscali “Ecobonus”, con uno stock che raggiunge gli 1,3 miliardi di euro, in aumento di x2,6 vs dic-21, contabilizzato nella voce “altre attività”; includendo questo aggregato, gli impieghi verso clientela registrerebbero una crescita del +1,0% a/a.

La qualità del credito evidenzia un ulteriore miglioramento con una riduzione del -14,8% a/a dello stock di NPL netti, che si attestano a 1,2 miliardi euro. In termini di composizione, gli UTP rappresentano il 74% dei crediti deteriorati lordi, e sono caratterizzati da un minor profilo di rischio rispetto alle sofferenze che incidono per il 24% sul totale (2% i past due). In miglioramento le incidenze dei crediti deteriorati sugli impieghi: il NPL ratio netto scende al 1,8% (vs. 2,1% giu-22) e il NPL ratio lordo si attesta al 3,3% (vs. 3,4% giu-22). Il livello di coperture raggiunge il 46,9%, in aumento rispetto al 40,7% di giu-22. L’andamento negativo dei mercati finanziari si è riflesso sulla raccolta gestita, che ammonta a 49,5 miliardi di euro, in calo rispetto al dato di 52,7 miliardi del 2021 (-6,2% vs. dic-21). Al netto dell’effetto mercato (pari a 4,7 miliardi) si evidenzia un aumento dell’aggregato del +3% vs dic21, sostenuto dalla dinamica positiva dei flussi netti (+1,6 miliardi da inizio anno), e dalla componente assicurativa che ha contenuto la flessione rispetto all’andamento dei mercati finanziari.

La raccolta diretta ammonta a 72,2 miliardi di euro (-3,3% vs. dic-21), in calo sia sulla componente debiti verso clientela, riconducibile principalmente alla riduzione delle componenti meno stabili, che ai titoli in circolazione. Il secondo semestre evidenzia una ripresa dell’aggregato (+2,2% vs. giu-22) guidata dalla ripresa dei depositi clientela e dalla raccolta a termine, principalmente su clientela privata. Posizione di liquidità più che soddisfacente con LCR pari a 262% e NSFR pari a 133%3 .

Il Gruppo ha rimborsato anticipatamente 6 miliardi di finanziamenti TLTRO III oltre a rimborsi a scadenza naturale per 1 miliardo, con uno stock che si attesta a complessivi 9,5 miliardi di euro. Ulteriore conferma della solidità patrimoniale del Gruppo che supera ampiamente i requisiti prudenziali minimi assegnati dalla BCE per il 2022, con i seguenti ratio: Common Equity Tier 1 Ratio Fully Loaded al 13,0%3 e Total Capital Ratio al 18,3%.

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