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Siccità, in Valtellina 12 milioni di danni per le aziende agricole

Regione Lombardia ha raccolto le segnalazioni stimando i costi delle perdite. Ora la strada dei risarcimenti

In tutta Lombardia è tempo di contare i danni causati dalla siccità estiva. Il Pirellone hanno approvato la delibera con cui sono stati delimitati e definiti i problemi economici registrati dalle aziende agricole e causati dalla scarsità di precipitazioni che ha colpito durante i mesi scorsi. Sarà dunque inoltrata al ministero per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali la richiesta di risarcimento. A partire dal mese di maggio gran parte del territorio nazionale è stato interessato da poche, a dir poco, precipitazioni che hanno inciso fortemente sui livelli dei principali fiumi e invasi idrici.

In Valtellina 12 milioni di euro persi di danni

Regione Lombardia si è attivata per raccogliere le schede relative ai danni subiti dalle aziende agricole non assicurate a copertura dei danni da siccità per l'anno 2022 e sono stati registrati danni totali per 417 milioni di euro a oltre 9 mila imprese del settore. Solo in provincia di Sondrio sono stati stimati 12 milioni di euro di danni in 168 aziende agricole.

“Ci auguriamo - ha dichiarato l'assessore all'Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi della Regione Lombardia, Fabio Rolfi - che da parte dello Stato arrivi un risarcimento adeguato e in tempi rapidi. Questa estate abbiamo fatto un lavoro di squadra con tutti i gestori per garantire all'agricoltura una quantità di acqua che potesse salvare i raccolti. Abbiamo vissuto una crisi idrica senza precedenti. Ora è necessario un grande piano nazionale invasi per affrontare le difficoltà delle prossime stagioni”.

"Per realizzarlo - ha aggiunto l'assessore - servono volontà politica, Regione Lombardia si è già dotata di una legge per incentivare il recupero delle ex cave come bacini irrigui, risorse e soprattutto procedure autorizzative rapide a burocrazia zero.  Dobbiamo dare risposte al territorio se non vogliamo che le aziende agricole chiudano".

"I danni - ha concluso Rolfi - sono arrivati fino al 70% di incidenza in alcune zone. Particolarmente rilevante il dato di Pavia, con perdite significative al comparto del riso. In un periodo di cambiamenti climatici è necessario per il nostro Paese uno scatto in avanti sul tema dell'innovazione agricola per efficientare ulteriormente le risorse idriche. La crisi di quest'anno dimostra la necessità abbattere burocrazia e tabù ideologici che hanno frenato l'evoluzione agricola nel nostro Paese".

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