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Creval, tutto pronto per la "migrazione" definitiva in Crédit Agricole

Tra pochi giorni il "conversion weekend". Da Sondrio si coordineranno le filiali del nord Lombardia: la guida affidata a Umberto Colli. La questione dello storico marchio

Creval è pronta ad entrare a tutti gli effetti nella galassia di Crédit Agricole. A distanza di dieci mesi dall’acquisizione il processo di integrazione tra i due istituti di credito è da ritenersi concluso. “Le tempistiche sono state rispettate. Non è stato semplice, per nulla scontato, ma è stato un percorso bello e importante nel quale abbiamo cercato di valorizzare il territorio e le persone. Il lavoro dei colleghi è stato encomiabile” ha dichiarato Roberto Ghisellini, attuale direttore generale di Creval.

Nel corso del fine settimana di conversione, fissato per il 23 e 24 aprile prossimi, verrà effettuata la cosiddetta migrazione informatica. Con tale operazione tutti i sistemi operativi interni, oltre che di distribuzione, saranno uniformati a quelli della capogruppo, consentendo maggiore specializzazione. L’introduzione del modello di servizio “100% umano e 100% digitale” unirà alla consulenza in filiale numerosi strumenti tecnologici avanzati per rispondere alle nuove esigenze dei consumatori.

“Da un punto di vista organizzativo, dallo scorso febbraio, il sistema di Crédit Agricole Italia è già operativo in tutta la struttura Creval. Abbiamo deciso di anticipare per favorire l’integrazione. Per i clienti cambierà poco, solo l’iban. Le carte di credito, per esempio, non andranno sostituite se non alla loro naturale scadenza. Abbiamo operato per creare i minori disagi possibili” ha spiegato Ghisellini, giunto a Sondrio proprio per guidare la "fusione".

Sono già operativi, in tutte le filiali Creval della Penisola, oltre 500 dipendenti di Crèdit Agricole con l’obiettivo di far comprendere le nuove procedure ai colleghi e per “fare da interfaccia” con i clienti. Aumentato anche il numero di operatori nei call center del servizio clienti: nei prossimi giorni oltre 200 persone saranno a disposizione degli investitori per qualunque esigenza. “Abbiamo lavorato mesi, con prove e verifiche, per evitare che ci siano intoppi. Non li escludiamo ma siamo fiduciosi. Metteremo in campo tante risorse per limitare i disagi” ha sottolineato il dg.

Le novità

Tra le grandi novità che l’integrazione tra Creval e la Banque Verte porta con sé vi è certamente la questione del “rebranding” di tutte le filiali. Ad esclusione della provincia di Sondrio, tutte le agenzie che furono di Credito Valtellinese vedranno il cambio d’insegna con l’introduzione definitiva di Crédit Agricole Italia. Solo in Valtellina e Valchiavenna, in considerazione del forte radicamento sul territorio, della storicità e del ruolo di attore chiave della banca, si ha deciso di mantenere, all’interno del logo, la scritta Creval.

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Riconoscenza nei confronti della storia di “Piccolo Credito” testimoniata, inoltre, dall’istituzione proprio a Sondrio, a partire dal 26 aprile, della nuova Direzione Regionale Lombardia Nord. Alla nuova struttura faranno capo tutte le filiali delle province di Sondrio, Lecco, Como, Bergamo, Brescia e, fino all’integrazione tra CA Italia e Friuladria, fissata per il prossimo novembre, anche tutte le filiali di Veneto e Trentino-Alto Adige.

A capo della nuova direzione “retail”, a cui verrà affidato il coordinamento di 116 filiali e di 7 poli affari, il morbegnese Umberto Colli coadiuvato, nel ruolo di viceresponsabile, dal lecchese Dario Negri. “Umberto Colli rappresenta la continuità propositiva con il passato. Penso sia la scelta giusta per dare continuità verso la novità. Negri invece opera in qualità di manager in Crédit Agricole da diversi anni in tutta Italia, conosce la macchina operativa ed è un numero due di lusso per poter governare una regione importante sui cui la banca vuole investire” ha specificato Ghisellini. Nella loro azione di retail Colli e Negri dovranno coordineranno circa 700 colleghi chiamati a loro volta a “gestire” 200mila clienti pari ad oltre 10 miliardi di euro di capitale.

“Sono grato alla direzione per questa nomina che mi consente di continuare ad operare nella zona storica in cui Creval è nato, proseguendo il dialogo e il supporto a clienti e stakeholder del territorio per realizzare insieme un percorso di crescita sostenibile. Mi sembra di tornare a condividere i vecchi valori del Credito Valtellinese, legati ai principi della mutualità, della cooperazione, dell’attenzione al territorio e allo sviluppo economico e sociale. Entrare in CA, che è una banca universale di prossimità, permetterà ai nostri clienti di avere accesso ad una gamma completa di prodotti” ha dichiarato Umberto Colli, oggi ancora vicedirettore generale vicario di Creval.

“L’integrazione tra le due banche, in questi dieci mesi, è stata del tutto naturale perché i valori di base sono comuni e condivisi. Il nostro modello di servizio parte dalla centralità della filiale per stare vicino ai clienti. Per interpretare i loro bisogni metteremo a disposizione degli specialisti in grado di approfondire nel dettaglio loro necessita del territorio” ha aggiunto Dario Negri.

In aggiunta, per garantire alla clientela un servizio mirato alle singole esigenze, replicando il modello di servizio utilizzato nella capogruppo, orientato a filiere corte e maggiore specializzazione, verranno istituiti due altri ambiti commerciali: l’Area Territoriale Banca d’Impresa, affidata a Matteo Zorzet, e il Mercato Private Banking Alta Lombardia gestito da Alberto Meloni.

Infine, per essere ancora più vicini e attenti alle necessità del territorio, in un’ottica di promozione dell’interesse comune e della sinergia fra le parti coinvolte, verrà costituito un Comitato Territoriale come punto di raccordo tra il territorio e la banca. Il Comitato sarà composto, oltre che da membri interni, anche da qualificati esponenti esterni rivenienti dall’imprenditoria e dell’associazionismo oltre a esponenti del mondo accademico e della realtà socio-economica di cui sono espressione.

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