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Economia

Creval, gli azionisti vogliono un risarcimento dagli ex dirigenti

Approvati tutti i punti all'ordine del giorno nell'Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti del Credito Valtellinese S.p.A

Si è riunita oggi, venerdì 24 aprile, l’Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti del Credito Valtellinese S.p.A. a cui ha partecipato il 49,50% del capitale sociale. Come previsto dall’avviso di convocazione, l’intervento dei soci è avvenuto esclusivamente per il tramite del Rappresentante Designato: Computershare S.p.A. 

Tutti gli ordini del giorno, tra cui il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2019 e il raggruppamento delle azioni ordinarie, sono stati approvati. Approvata anche l' azione sociale di responsabilità nei confronti di alcuni ex amministratori, sindaci e componenti della Direzione Generale di Credito Valtellinese S.p.A. in carica nel periodo 2008-2016.

L’Assemblea Ordinaria infatti ha deliberato di promuovere con il voto favorevole dell’88,72% del capitale presente l'azione sociale in relazione a fatti e/o atti di carattere gestorio con particolare riferimento ad operazioni di erogazione del credito in violazione dei principi di sana e prudente gestione.  I soci di Creval, su proposta del primo azionista Denis Dumont (9,9 %), hanno quindi dato l’ok a un’azione risarcitoria nei confronti dei vecchi vertici dell’istituto, tra cui Giovanni De Censi e Miro Fiordi (oggi azionista 0,09%), a causa di prestiti concessi a una srl e a una holding poi fallite, Grattarola e Msv Holding.  L’accusa, insomma, è di aver effettuato istruttorie “incomplete” prima di fornire i prestiti e di non aver invece fatto “approfondite analisi sulle effettive capacità”.

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Fiordi già nei giorni scorsi aveva definito la proposta di azione di responsabilità come un «maldestro tentativo di dare un segnale di discontinuità rispetto al precedente management, pur in assenza di qualsiasi presupposto documentale e/o giuridico e con l’obiettivo di tacitare le illegittime pretese manifestate a più riprese nel corso degli anni da qualche socio di minoranza».

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