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La Popso ha ceduto 420 milioni di euro di crediti deteriorati

L’operazione di cartolarizzazione di sofferenze denominata “POP NPLS 2021” porta l'incidenza dei crediti deteriorati in Banca Popolare di Sondrio tra il 5 e il 6%

In previsione della trasformazione in spa Banca Popolare di Sondrio allegggerisce il sou portafoglio deteriorato. Conclusa nei giorni scorsi l’operazione di cartolarizzazione denominata “POP NPLS 2021”. L’operazione è stata realizzata attraverso una cessione multi-originator di un portafoglio di sofferenze per un valore lordo contabile complessivo di 789,2 milioni di euro, cui 420,9 milioni di auto riferibili a Banca Popolare di Sondrio.

"Nell’ambito di un più ampio programma di interventi sui crediti deteriorati e in linea con la strategia di derisking e di miglioramento della qualità degli attivi, in data 23 dicembre 2021 Banca Popolare di Sondrio S.C.p.A. ha concluso - insieme ad altri 11 Istituti partecipanti - l’operazione di cartolarizzazione di sofferenze denominata “POP NPLS 2021” si legge in una nota dell'istituo bancario sondriese.

In particolare, l’istituto ha ceduto, con effetto economico dal 1° Gennaio 2021, un portafoglio di sofferenze del valore lordo pari a 420,9 milioni di euro (composto da crediti secured per il 57%) al veicolo di cartolarizzazione denominato “Luzzatti POP NPLs 2021 S.r.l” costituito ai sensi della Legge n. 130/1999, che, a sua volta, ha emesso relativamente a Banca Popolare di Sondrio tre tranches di notes ABS per complessivi € 115,622 milioni (27,47% del valore lordo dei crediti ceduti), di cui:

• una tranche senior, cui è stata assegnato rating pari a BBB da parte delle agenzie DBRS Morningstar e Arc Ratings, pari a € 97,715 milioni, corrispondente al 23,21% del valore lordo dei crediti ceduti. La tranche in questione, trattenuta da Banca Popolare di Sondrio S.C.p.A., presenta caratteristiche strutturali di ammissibilità alla GACS Sulla (garanzia dello Stato italiano).

• una tranche mezzanine, pari a € 12,791 milioni, corrispondente al 3,04% del valore lordo dei crediti ceduti;

• una tranche junior pari a € 5,116 milioni, corrispondente all’1,21% del valore lordo dei crediti ceduti.

Al fine di ottenere il deconsolidamento dei crediti ceduti, secondo quanto previsto dalla normativa di settore applicabile, il 95%, rispettivamente, delle tranche mezzanine e junior è stato collocato presso investitori istituzionali. La Banca potrà quindi conseguire la derecognition del portafoglio di sofferenze cedute.

A seguito del deconsolidamento contabile del portafoglio, l’NPE ratio lordo del Gruppo, al 31 Dicembre 2020 pari al 7,5%, dopo l’operazione è stimato attestarsi tra il 5 e il 6%.

Lavoro di squadra 

L’operazione è stata coordinata da Luzzatti S.c.p.a; J.P. Morgan Securities plc e Banca Akros S.p.a. hanno agito rispettivamente in qualità di arranger e co-arrenger; doValue S.p.a. è stato nominata special servicer del portafoglio ceduto mentre la funzione di master service verrà svolta da Zenith Service; KPMG Advisory S.p.A. ha agito in qualità di advisor industriale dell’operazione.

All’operazione hanno inoltre partecipato in qualità di consulenti legali Studio Legale Cappelli RCCD per le Banche partecipanti, Orrick Herrington & Sutcliffe LLP e Chiomenti Studio Legale per gli arranger .

Hanno infine collaborato all’operazione Bnp Paribas Securities Services in qualità di agente del veicolo di cartolarizzazione e 130 Servicing quale rappresentante dei noteholders e backup master servicer.

"Questa operazione costituisce parte integrante della più ampia strategia di derisking definita dalla Banca, forte degli importanti buffer di capitale di cui dispone a garanzia del continuo sviluppo del business e del sostegno ai territori. E’ questa una conferma della Banca di esprimere la propria capacità operativa reagendo in modo efficace alle sfide esterne e alle contingenze di mercato, andando incontro alle esigenze della clientela; nella salvaguardia degli interessi di tutti gli stakeholder" fanno sapere da piazza Garibaldi.

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