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Economia Andalo Valtellino

Chiusura Noyfil, 44 operai 'rimangono a piedi' in cerca di lavoro

La rabbia dei lavoratori di Andalo Valtellino: "Abbandonati dalle Istituzioni e dalla Stampa"

È ufficiale. Entro fine anno, come preannunciato nelle settimane passate, la Noyfil di Andalo Valtellino chiuderà la produzione. Nei giorni scorsi i lavoratori hanno sottoscritto la proposta di accordo, raggiunta tra i sindacati e l'azienda dopo una lunga e sofferta trattativa durata diversi mesi. Contestualmente i lavoratori hanno dato mandato per l'attivazione delle procedure per la concessione della cassa integrazione straordinaria presso il Ministero del lavoro per il tramite di Regione Lombardia. Un epilogo che lascia l'amaro in bocca agli oltre 70 lavoratori, addolorati per la perdita dell'occupazione e da quel "assoluto disinteresse e il silenzio dimostrato da tutte le istituzioni territoriali e dagli organi di stampa, dai quali ci si sarebbe certamente aspettatati un’attenzione e un supporto di tutt’altro spessore".

"Se è pur vero che il settore delle fibre e del tessile più in generale sta vivendo un sempre più crescente e inesorabile percorso di annientamento a favore dei Paesi asiatici, in questi frangenti è quanto mai opportuno un contributo finalizzato a creare una 'rete' di collaborazione per sostenere e contribuire nel miglior modo possibile alla ricollocazione dei lavoratori. Al di là di qualche sporadico gesto di interesse e solidarietà al momento dell’ufficializzazione della chiusura, i dipendenti Noyfil devono prendere atto che tutto è stato lasciato fino ad oggi nelle mani delle organizzazioni sindacali di categoria territoriali, sia per quanto quanto riguarda la contrattazione finalizzata dei prossimi mesi, sia per quanto riguarda il fondamentale piano di ricollocazione dei dipendenti in altri stabilimenti del Gruppo piuttosto che in altre aziende della provincia" si legge in una nota dei lavoratori.

Futuro

Incerto per la maggior parte dei lavoratori della Noyfil il futuro. Se da un lato saranno 24 i lavoratori che nel prossimo triennio, coperto dagli ammortizzatori sociali, si 'agganceranno' alla pensione, dall’altro, ben 44 dovranno trovare nuova occupazione. "Chiediamo a tutti i soggetti rappresentanti delle Istituzioni di fare la propria parte attraverso una maggiore attenzione e un contributo concreto nelle prossime settimane e nei prossimi mesi che saranno cruciali per un progetto di reinserimento nel mondo del lavoro".

La scelta di chiudere

Era martedì 28 settembre 2021 quando la Società Noyfil, appartenente al bergamasco 'Gruppo Radici', comunicava alle organizzazioni sindacali e alla RSU l’intenzione di cessare tutta l’attività di produzione dello stabilimento di Andalo Valtellino, in cui si svolge l’attività di orditura e filatura del poliestere, a partire dal primo gennaio 2022.

Nel sito produttivo valtellinese, nel corso del 2021 (con i dati disponibili fino alla fine di agosto), il trend è sempre stato negativo, sia dal punto di vista dei volumi della produzione che da quelli della sostenibilità finanziaria, con un calo strutturale del fatturato del 30%. I volumi di produzione pari a 4.800 tonnellate di filato nel 2019, scesi a 2.200 nel 2020 si sono confermati nel 2021 poco sopra l’anno precedente.

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