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Economia

Forse il Credito Valtellinese non si chiamerà più Credito Valtellinese

Crédit Agricole sta valutando di cambiare nome all'istituto bancario sondriese. Lanciata una ricerca di mercato con Doxa

La scritta "Credito Valtellinese", accompagnata dall'iconica "C" storta, "protetta" da una cornice quadrata, potrebbe presto sparire dalle facciate della banca e dai documenti ufficiali. La nuova proprietà, quella Crédit Agricole Italia titolare del 100% delle azioni dopo l'Opa della scorsa primavera, sta infatti valutando se mantenere o meno il nome "classico" dell'istituto di credito fondato a Sondrio nel luglio del 1908.

Come annunciato dal direttore generale Roberto Ghisellini, la decisione verrà presa nei prossimi mesi, a conclusione dell'iter di integrazione tra Creval e CAI. Seppur si tratti di un aspetto meramente comunicativo visto che, nel concreto, fiscalmente, l'intestazione, da giugno, è in capo alla Banque Verte, la questione non è certamente banale.

Per ammissione del dirigente non vi è certezza di quelle che saranno le scelte a proposito del nome dell'istituto bancario valtellinese: "Le considerazioni da fare sono tante". Se da una parte il cambio del nome, va da sè in Crédit Agricole, permetterebbe di voltare pagina e chiudere definitivamente con quel passato per molti drammatico, dall'altra parte, come sottolineato dallo stesso Ghisellini, non va dimenticato come "Credito Valtellinese sia un marchio con una storia lunga più di cento anni, riconosciuto in provincia e fuori".

Meglio una banca in difficoltà, ma con il suo nome storico o una banca con un nuovo nome ma in salute? Partendo da questa domanda, mettendo al centro le esigenze del territorio, il nuovo management ha già dato incarico all'istituto di ricerca Doxa di sondare il "mercato". L'obiettivo è quello di cogliere l'eventuale reazione degli investitori nel caso in cui si decidesse di abbandonare definitivamente il nome Credito Valtellinese. Nei prossimi mesi l'esito del sondaggio, anche se, ad oggi, sembra più probabile la decisione di abbandonare il marchio.

Analoga la questione che riguarda la Fondazione Credito Valtellinese. Anche in questo caso ci vorrà del tempo per conoscerle le sorti. "Ci stiamo studiando - ha dichiarato Ghisellini - In Crédit Agricole siamo abituati a fondazioni di natura bancaria, non a fondazioni di 'scopo' come questa". Quello che è certo è che, nelle prossime settimane, Ghisellini ed il presidente Creval, Filippo Zabban, verranno nominati membri del Consiglio di Amministrazione della fondazione valtellinese.

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