La Valtellina fa squadra per una bresaola 100% con carne italiana
Durante il Forum Coldiretti firmato l'accordo tra Rigamonti, Fratelli Beretta, Del Zoppo e Panzeri. Obiettivo il 10% della produzione della bresaola Igp. Palladi (ad Rigamonti): "Progetto inclusivo, aperto a grandi marchi e piccoli produttori artigianali"
Una bresaola 100% made in Italy si può. È in questa direzione che, dopo l’accordo storico con Coldiretti nel 2017 - che ha dato vita alla prima Bresaola certificata 4IT realizzata con bovini, nati, allevati, sezionati e lavorati in Italia - Rigamonti ha deciso di fare squadra con i salumifici Fratelli Beretta, Del Zoppo e Panzeri. L’intesa – siglata
"Siamo molto soddisfatti - spiega Claudio Palladi, amministratore delegato di Rigamonti – di aver coinvolto, in un progetto che ci ha visto pionieri nel 2017, un importante gruppo di produttori che, insieme a noi, oggi esprime circa il 60% del mercato Bresaola della Valtellina. Si tratta di un percorso inclusivo e assolutamente aperto: intendiamo allargare il più possibile la base di questa filiera ai piccoli produttori artigianali del territorio e a quelli associati al Consorzio della Bresaola della Valtellina IGP. La filiera 100% italiana – continua Palladi – è una
Tra gli obiettivi futuri, anche gettare le basi per un percorso di
Claudio Palladi, amministratore delegato di Rigamonti
"Oggi, senza la materia prima estera non esisterebbe il distretto valtellinese di produzione della Bresaola. Quello che conta è il percorso di qualità totale intrapreso nella selezione della carne, che sia estera o italiana, nella scelta di fornitori certificati, unito alla volontà ormai inequivocabile, da parte dei produttori di valorizzare le razze italiane. Si tratta di due concetti non in antitesi – conclude Palladi - ma che vanno di pari passo. E il concetto di qualità certificata dovrà essere anche al centro di questo nuovo percorso verso una Bresaola italiana certificata".