Col piede sulla scaletta ma il treno chiude le porte e parte
Il pericoloso fatto è accaduto alla stazione di Sondrio. La denuncia di una studentessa universitaria: "Le porte si sono chiuse mentre salivo. Ho chiesto le immagini per denunciare ma non ci sono telecamere di sicurezza"
Non bastavano i continui guasti alla rete ferroviaria, con i conseguenti ritardi dei treni. Un altro grave episodio è andato in scena nel pomeriggio di mercoledì 4 ottobre, presso la stazione ferroviaria di Sondrio. Protagonista (suo malgrado) di quanto accaduto sulla banchina del binario 2 Giulia Scala, giovane studentessa sondriese diretta a Milano.
"Ero sul marciapiede ad aspettare il treno delle 17.40 che era in ritardo di 30 minuti, come spesso accade. Arrivato il treno mi sono messa 'in coda' per salire quando, improvvisamente, si sono chiuse le porte, proprio mentre stavo per salire sul primo gradino. Ho fatto un passo indietro per non rimanere incastrata, provando a riaprire le porte invano. Dopo poco il treno è ripartito, lasciandoci lì a piedi. So che per legge il capotreno deve scendere e fischiare solo quando sono saliti tutti, e lui non è sceso, altrimenti mi avrebbe vista e non avrebbe fischiato", racconta con sconforto la ragazza.
Un episodio spiacevole che avrebbe potuto avere conseguenze anche gravi. Per questo, consapevole del rischio corso, la studentessa universitaria si è immediatamente recata in biglietteria per chiedere spiegazioni. "Anche il personale della stazione era sorpreso di quanto successo. Mi hanno detto che l’unico modo per protestare era scrivere una mail allo sportello reclami. Gli operatori sono stati gentilissimi e hanno cercato di aiutarmi in tutti i modi, ma purtroppo non c’è altro modo che scrivere una mail. Quindi ho provato a sporgere denuncia presso i carabinieri i quali mi hanno detto che, non essendomi fatta male fisicamente e non essendo stato violato il codice penale, non è possibile accettare la mia richiesta".
Mancanza di video sorveglianza
Senza darsi per vinta la giovane sondriese è tornata in stazione per richiedere le immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza, con l'obiettivo di dimostrare di aver ragione. "In biglietteria mi hanno detto che non ci sono telecamere sulla banchina del binario 2. Solo la banchina 'principale', quella del binario 1, ne è provvista. Mentre sui treni le telecamere sono installate solamente su convogli nuovi, che sono un terzo di quelli in transito sulla Tirano-Milano, e non su quello che stavo per prendere".
La rabbia nella giovane è tanta. Non solo per esser rimasta sulla banchina, senza poter raggiungere la propria meta. "Oltre al disagio personale di quanto accaduto c’è anche una mancanza di sicurezza dovuto all'assenza di telecamere. Senza dimenticare che non c’è giorno senza disagi tra ritardi, cancellazioni e modifiche. Questa situazione non è più sopportabile, soprattutto per gli studenti e per i lavoratori pendolari. Non si può proprio più fare finta di nulla", conclude Giulia Scala.