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Cronaca Fusine

Il ponte della tragica coincidenza: Giulio Paganoni ritrovato dove si è gettato il 19enne

Dopo 15 giorni di ricerche i Vigili del Fuoco hanno recuperato il corpo del 73enne nell'Adda, nei pressi del collegamento tra Fusine e Berbenno

Il corpo senza vita di Giulio Paganoni lo hanno trovato, nel tardo pomeriggio di martedì 9 luglio 2019, incagliato sotto il ponte che da Fusine conduce a Berbenno. Dopo due settimane di ricerche, come per una tragica coincidenza, è stato avvistato da un passante nello stesso luogo da dove aveva deciso di farla finita anche l’altro scomparso del quale non si ha più traccia, il 19enne Alex Lo Bianco.

A recuperare il corpo sono intervenuti i Vigili del Fuoco del ComandoProvinciale di Sondrio coadiuvati dagli agenti della Questura.

I fratelli Paganoni

Con il ritrovamento del corpo, restituito dalle acque dopo quindici giorni di ricerche, si conclude la triste vicenda dei fratelli Paganoni. Tutto era iniziato l’8 aprile scorso quando, dopo anni di fatiche, Giulio Paganoni, 73 anni, aveva ucciso per soffocamento la sorella maggiore Andreina di 87 anni per porre fine alle fatiche della senilità.

Nonostante fosse in procinto di togliersi anche’egli la vita, l’uomo era stato salvato in extremis dalla Polizia di Stato la quale, con abilità, l’aveva intrattenuto al telefono. Il tempo necessario perché una volante potesse intervenire sul luogo del delitto, fermandolo prima dell'estremo gesto.

Dopo 3 mesi di arresti domiciliari il 73enne è riuscito nel suo intento, ponendo fine alla propria sofferenza. Scappato dalla dimora nella quale doveva scontare la pena, Paganoni, lunedì 25 giugno si era recato alla passerella “Sozzani" tra Sondrio e Albosaggia e, come testimoniato da un passante, si era gettato nella forte corrente dell'Adda.

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