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Giovedì, 7 Dicembre 2023
Vicenda intricata

Presunti insulti e prese in giro: giovane docente pugliese denuncia il preside

La vicenda riguarda un 22enne arrivato in valle per prendere servizio all'istituto De Simoni-Quadrio di Sondrio

Sta facendo scalpore la vicenda di un giovane docente pugliese, Marco De Serio, arrivato nei giorni scorsi a Sondrio per prendere servizio all'istituto "De Simoni-Quadrio" come supplente di tecniche e tecnologie multimediali (a seguito a una chiamata dopo la Mad, messa a disposizione) e che ha avuto uno scontro verbale con il dirigente scolastico Gianmaria Toffi, scontro da cui sarebbe addirittura scaturita una denuncia a carico proprio del dirigente stesso.

Fin qui i fatti, poi, però le versioni su quanto accaduto differiscono profondamente.

La versione del docente

Marco De Serio ha raccontato la vicenda a un quotidiano nazionale asserendo di essere stato vittima di insulti razzisti e di prese in giro. Inoltre, secondo la versione del giovane, il dirigente scolastico avrebbe preteso che il docente si sottoponesse a un test attitudinale per accertare le sue capacità professionali. Ne sarebbe scaturita un'accesa discussione al culmine della quale Gianmaria Toffi avrebbe messo alla porta in malo modo De Serio e suo padre che aveva accompagnato il giovane all'iincontro a scuola.

Un insieme di fatti che avrebbero spinto il giovane e il padre a rendere pubblica la vicenda e, soprattutto, a presentare una denuncia nei confronti del dirigente del "Quadrio-De Simoni" presso la Questura di Sondrio.

I sindacati

Proprio i fatti, però, sarebbero molto meno gravi di quanto raccontato da De Serio e dal padre. I due si sono rivolti alla Cgil di Bari, la cui responsabile del "settore scolastico" è stata in passato docente dello stesso De Serio. La sindacalista ha contattato i colleghi della Cgil di Sondrio, anche se nessuna delle due organizzazioni sindacali, a quanto trapela, sta sostenendo e seguendo proprio dal punto di vista sindacale il giovane insegnante pugliese in questa vicenda.

"In base a quanto sappiamo - ha sottolineato Antonella Turcatti della Cgil scuola di Sondrio - non ci sarebbero stati nè insulti razzisti, nè prese in giro, nè tanto meno la richiesta di un test attitudinale. Semplicemente, visto che il ragazzo è alla prima esperienza gli sarebbe stata prospettata la possibilità di un'osservazione in classe per capire, soprattutto, le "dinamiche" a livello relazionale con gli studenti".

"Sempre a quanto ci risulta la denuncia dovrebbe essere stata presentata - ha concluso Turcatti - e in effetti, come ha dichiarato anche lui, a seguito dell'acceso confronto e dell'allontanamento del padre, il giovane si sarebbe sentito male".

Ultimo aspetto da tenere in considerazione, e sottolineato dalla Cgil di Sondrio, il fatto che il giovane si sia avvalso della procedura della Mad (messa a disposizione) senza informare di essere comunque inserito nelle Gps (gradutorie provinciali di supplenza) nella sua provincia di provenienza.

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