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Dura condanna e intervento concreto

Chi ha devastato l'orto giardino della Memoria della scuola primaria Paini?

L'atto vandalico è avvenuto nei giorni scorsi: dopo la solidarietà espressa da Anpi, Issrec e Pd, ora il Comune di Sondrio garantirà un contributo per la sistemazione del giardino stesso

Nei giorni scorsi, l'orto giardino della Memoria, realizzato dagli studenti della scuola primaria Paini a Sondrio lo scorso anno (nell'ambito di un progetto in collaborazione con ISSREC e finanziato dal Comune di Sondrio), è stato totalmente distrutto con particolare furia. I vasi con i nomi dei bambini ebrei arrestati in provincia di Sondrio ed inviati a morire ad Auschwitz sono stati gettati a terra, le stelle di David divelte e spezzate, i vasetti colorati predisposti per contenere fiori ed erbe aromatiche, calpestati e quasi deformati.

I bambini hanno avuto questa bruttissima sorpresa quando sono arrivati a scuola e hanno immediatamente avvisato le maestre, segnalando anche le scritte razziste inneggianti a satana comparse contemporaneamente sulle strutture dello scivolo. L'Orto-Giardino si trova infatti all'interno del parco giochi della biblioteca Pio Rajna, sul lato nord adiacente alla scuola.

"Non possiamo non ascoltare le voci dei bambini che chiedono il perchè di tale atto violento - hanno sottolineato Egidio Melé in rappresentanza di Anpi Sondrio e Fausta Messa per conto di Issrec - contro la Memoria Storica e contro il lavoro di difesa della Memoria, e dunque denunciamo a gran voce il gesto vandalico. Che gli autori siano adulti con preciso intento di carattere politico, ovvero adolescenti spinti dall' età "stupida" ad imitare modelli televisivi (come distruggere fiori)  ed incapaci di comprendere la gravità  del loro gesto, auspichiamo che il messaggio di condanna sia il più ampio possibile. Esprimiamo anche il desiderio che il fatto faccia riflettere sull'emersione di un disagio sociale che i bambini vivono sulla loro pelle e spesso segnalano, ma che il mondo adulto sottostima, quello del bullismo e del razzismo che imperano nei luoghi di aggregazione di bambini e di adolescenti. L'orto-giardino della Memoria della Shoah è sorto come momento pubblico del ripudio di ogni forma di interiorizzazione ed esclusione, come simbolo di fratellanza fra tutti gli esseri umani e come elaborazione di un modello di comunità inclusiva, solidale, colorata e profumata come sono orti e giardini. Con questo intento costruttivo ed educativo intendiamo condannare il fatto accaduto, continuando nel nostro lavoro tenace e pazienti diffusione della cultura storica, al servizio della comunità".

Condanna per l'atto vandalico era stata espressa anche dagli esponenti locali del Partito Democratico.

Il contributo

Ora, a qualche giorno dal bruttissimo episodio, l'intervento anche del Comune di Sondrio che già aveva finanziato l'orto-giardino della Memoria e che ora garantirà un contributo per la sua sistemazione. Lo ha comunicato il sindaco Marco Scaramellini, che nella mattinata di ieri ha effettuato un sopralluogo: saranno forniti l'aiuto e le risorse economiche necessarie al ripristino dello spazio allestito per ricordare i bambini vittime dell'Olocausto. Il raid vandalico della settimana scorsa ha lasciato una grande tristezza. "Un atto vergognoso e inqualificabile - lo ha definito il sindaco Scaramellini - che offende l'intera città. È desolante pensare che vi siano persone che distruggono il lavoro altrui solo per il gusto di farlo, che calpestano la memoria di vittime innocenti, che se la prendono con i bambini. La nostra risposta è la condanna, ferma e decisa, unita alla volontà di ripristinare l'Orto della memoria, affinché la testimonianza voluta dagli alunni della scuola Paini accompagni il loro percorso scolastico".

"Trovo profondamente ingiusto - ha proseguito il sindaco Scaramellini - che ad essere preso di mira sia stato un lavoro svolto con impegno e passione dai bambini. Sono sicuro che i responsabili se ne pentirebbero amaramente vedendo i loro visi tristi e delusi: non sanno darsi una spiegazione e anche per noi adulti è difficile motivare un atto tanto vile. La mancanza di rispetto nei confronti della cosa pubblica e del lavoro altrui è uno dei fenomeni più preoccupanti che dobbiamo contrastare anche nella nostra realtà. Non trova fondamento né ragione di esistere e rappresenta un insulto all'intera comunità: il nuovo allestimento dell'Orto della memoria è il modo migliore per reagire".

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