Furto con sparo a Sondrio, il richiamo alla sicurezza di Fratelli d'Italia
La presa di posizione del partito di Giorgia Meloni: "Purtroppo i continui episodi di criminalità e allarme sociale che anche in Valtellina si susseguono sono, tra le varie cause, conseguenza delle politiche migratorie dei governi politici e sedicenti tecnici"
La rapina con sparo avvenuta a Sondrio, nella centralissima piazza Garibaldi, nella notte tra venerdì 4 e sabato 5 novembre, non è passata inosservata al coordinamento provinciale di Fratelli d'Italia che, da sempre, fa dell’ordine e della sicurezza uno dei principali punti del proprio programma politico.
"Purtroppo i continui episodi di criminalità e allarme sociale che anche in Valtellina si susseguono sono, tra le varie cause, conseguenza delle politiche migratorie dei governi politici e sedicenti tecnici che hanno preceduto la tanta attesa votazione popolare di settembre. Elezioni che hanno inequivocabilmente dimostrato come gli italiani siano stufi del chiacchiericcio politico fine a sé stesso e privo di spinta e decisione" commentano dal partito di Giorgia Meloni da pochi giorni coordinato in Valtellina dall'avvocato sondriese Francesco Romualdi.
È il momento del cambiamento, ne sono convinti in FdI. "I primi provvedimenti legislativi adottati dal Governo, che la sinistra radical chic critica, more solito, senza costrutto, sono la prova provata che il 'vento è cambiato' ed è ora che gli underdog, come il nostro presidente si è definito, facciano vedere chi sono e cosa sanno fare". Infine un ringraziamento alle forze dell’ordine "capaci, nel giro di poche ore, di individuare il responsabile".
La questione "bivacchi"
Fratelli d’Italia, confermando la propria attenzione al settore sicurezza, dichiara di voler richiedere un incontro con le istituzioni "per un confronto franco e proficuo che riguardi anche i 'bivacchi' di extracomunitari nella zona della stazione del capoluogo, problematica già segnalata anche alla Giunta comunale".
