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Giovedì, 25 Aprile 2024
Il pentimento

Pugni all'arbitro: "Ho sbagliato, ma non sono un violento"

Chiede scusa e fa mea culpa il giovane calciatore della ColicoDerviese che domenica scorsa ha aggredito il direttore di gara dopo essere stato espulso. Oggi pomeriggio attesa la sanzione del giudice sportivo

Un gesto di cui si è subito pentito, ma che gli sta facendo vivere giorni davvero complicati e che avrà pesanti conseguenze dal punto di vista sportivo: oggi pomeriggio, infatti, è attesa la squalifica per il giovane calciatore della ColicoDerviese che domenica, in occasione della sfida valida per il campionato regionale Allievi Under 17 contro la Vertovese, ha aggredito l'arbitro Stefano Bolandrina, della sezione di Lovere dopo essere stato espulso.

Intanto, proprio il giovane 16enne, come riportato dai colleghi di LeccoToday, ha scritto una lettera indirizzata al direttore di gara, di soli tre anni più grande di lui: "Chiedere scusa non sarà mai abbastanza, so di aver sbagliato e me ne sono reso conto subito - si legge nelle righe diffuse dalla ColicoDerviese -. Ho avuto due minuti di totale blackout e mi vergogno del gesto che ho fatto, chi mi conosce sa perfettamente che non sono il ragazzo violento descritto su tanti giornali in queste ultime ore. Mi dispiace aver deluso tutti, compagni, staff e società che hanno sempre creduto in me. Dopo quei due minuti di follia ho cercato subito l arbitro per porgere le mie scuse ma mi è stata negata la possibilità vista la situazione che si è venuta a creare, e posso solo che comprendere”.

“Un ragazzo per bene”

“Ho commesso un grave errore ne sono consapevole e ho cancellato in un attimo tutti i sacrifici fatti per questo sport che amo; so che sarà impossibile rimediare ma adesso l’unica cosa che vorrei fare è poter incontrare di persona l’arbitro per potermi scusare personalmente. Questa vicenda mi ha insegnato che con la violenza non si risolve nulla ed è un insegnamento che porterò nella mia vita quotidiana. Sconterò la giustizia sportiva e, se mi sarà data la possibilità, tornerò a praticare questo sport che tanto mi ha dato in questi anni”, si chiude la lettera.

“Il ragazzo è una persona per bene - conferma la società dell'Alto Lario -, non ha mai dato a noi nessun problema e siamo legati a lui con affetto, perciò gli diamo la possibilità di scusarsi, anche se rimane il suo un gesto inqualificabile e sconsiderato e di cui dovrà rispondere”.

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