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Martedì, 16 Aprile 2024
la denuncia / Castione Andevenno

Ucraina, a Castione Andevenno ci sono le case ma non i profughi

La rabbia del Comune nelle parole dell'assessore ai Servizi Sociali, Sabrina Montani: "Nonostante gli sforzi non siamo ancora riusciti ad ottenere dagli Enti che stanno sopra di noi l’assegnazione di alcun profugo ucraino. L'accoglienza è rimasta sulla carta"

C'è rabbia a Castione Andevenno per l'impegno non riconosciuto. Era il marzo scorso quando il Comune, spinto da un senso di solidarietà, adibiva tre appartamenti di proprietà per poter accogliere quanto prima alcuni profughi ucraini in fuga dalla guerra. Una corsa contro il tempo inutile visto che, ad oggi, nessun profugo è stato ospitato. Ad esternare il malcontento comunale è l'assessore ai Servizi Sociali, Sabrina Montani.

"L’Amministrazione comunale, sensibile alla tematica della guerra russo-ucraina ed alle sue conseguenze, unitamente ad altre realtà associative del comune, si era attivata sin dai primi momenti per mettere a disposizione un proprio contributo per alleviare lo stato di sofferenza delle persone coinvolte nel conflitto. Questo contributo l’avevamo individuato nel mettere a disposizione 3 unità immobiliari di proprietà comunale nello stabile di Via Noghere 7, adibito ad edilizia residenziale pubblica. Gli appartamenti erano da tempo sfitti e non venivano mai richiesti in sede di bando, per cui ci è sembrato potesse essere importante mettere a disposizione degli alloggi, visto che si stimava una gran quantità di profughi in fuga dall’Ucraina" spiega l'assessore.

"Nessun profugo assegnato"

"Dopo alcuni laboriosi passaggi per ottenere dagli Enti competenti la possibilità di usare i nostri appartamenti per l’accoglienza dei profughi e dopo che, grazie alla sensibilità di tante persone di Castione e non, abbiamo arredato e corredato in maniera molto soddisfacente i locali - questo accadeva alla fine di marzo, inizio di aprile 2022, Ad oggi non siamo ancora riusciti ad ottenere dagli Enti e/o Associazioni che stanno sopra di noi l’assegnazione di alcun profugo ucraino" denuncia Sabrina Montani.

Il disappunto della Giunta Franchetti è evidente. "Questa situazione, oltre a creare evidente imbarazzo nei confronti dei propri cittadini, in particolari dei donatori, risulta oltremodo vergognosa perché siamo a conoscenza che, nella nostra piccola realtà locale, esistono situazione connesse ai profughi che potrebbero essere risolte in modo soddisfacente, anche utilizzando i nostri appartamenti ed inserendo i soggetti nel percorso di tutele stabilito dallo Stato, che sinora, per quanto ci riguarda, è rimasto solo sulla carta", conclude l'assessore.

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