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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

La foto dell'ospedale di Como che ci fa pensare come sarà in Valtellina tra pochi giorni

Solo tre giorni fa nel Comasco c'era il numero di contagiati che c'è oggi in provincia di Sondrio. Il sindaco di Chiesa Valmalenco: «Ribadisco: state a casa! Altrimenti sarà una tragedia!»

Nella provincia di Como, solo tre giorni fa, c'erano 46 contagiati da coronavirus, secondo i dati di Regione Lombardia. Le immagini pubblicate oggi dai colleghi di QuiComo, parlano di una situazione sanitaria diversa, dove i ricoverati in pronto soccorso con i sintomi (presumibilmente) del covid-19, sono stati disposti sopra dei letti nell'androne d'ingresso (riscaldato) delle ambulanze.

La foto, diventata virale in poche ore sui social comaschi, racconta di un numero di persone straordinario in attesa di esser visitate all'ospedale Sant'Anna di San Fermo della Battaglia.

La dimostrazione di come un flusso continuo di persone bisognose si stia rivolgendo, con sempre più insistenza, agli ospedali lombardi, giorno dopo giorno. Un intasamento continuo che lentamente stra stritolando il nostro sistema sanitario.

La situazione valtellinese

Como, Sondrio e Varese, oramai l'abbia capito, sono le province lombarde meno "toccate" dal contagio da coronavirus. Eppure i numeri continuano a salire, in tutte e tre le province del nord Lombardia.

In Valtellina e Valchiavenna in tanti si sentono sicuri, al riparo di Orobie e Retiche, immuni da qualsiasi contagio. I dati ufficiali di giovedì 12 marzo parlavano di 43 persone infettate dal coronavirus in provincia di Sondrio, proprio come a Como solo tre giorni fa.

Tendenze e similitudini, semplici da fare, che non presentano uno scenario diverso dall'andamento di tutte le altre province lombarde in termini di contagi ed infezioni. Quello che attende la provincia di Sondrio probabilmente non sarà molto diverso da quanto raccontato dalla foto scattata a Como.

In attesa del numero ufficiale odierno ci ha pensato il sindaco di Chiesa in Valmalenco, Renata Petrella, a rimettere in allarme la comunità valtellinese: «I numeri iniziano a salire, in maniera esponenziale, anche nella nostra provincia. Ribadisco: STATE A CASA!!!!!! BISOGNA STARE A CASA, altrimenti sarà una tragedia!».

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