rotate-mobile
Cronaca

Blitz antidroga a Sondrio, in manette sei spacciatori

Le indagini erano partite a settembre 2020

Un'operazione antidroga condotta dalla Polizia ha portato all'arresto, a Sondrio, di sei spacciatori.

Il blitz è scattato alle prime luci dell'alba di venerdì, quando gli uomini della Questura di Sondrio hanno operato una serie di perquisizioni in varie abitazioni, con l'aiuto di unità cinofile della Questura di Milano, e hanno per l'appunto individuato i sei soggetti ora accusati di aver creato una rete di spaccio in città, in particolare per quanto riguarda eroina e cocaina.

Le indagini, denominate "Biker express 21", erano partite a settembre 2020 con il coordinamento del sostituto procuratore della Repubblica, la dottoressa Giulia Sicignano, e in base alle risultanze ottenute, la Procura ha chiesto al Giudice per le indagini preliminari di emettere delle ordinanze per la custodia cautelare in carcere. Ieri mattina, infine, il blitz della Polizia di Stato che ha portato all'arresto dei sei spacciatori.

Si tratta di cinque soggetti di origine nigeriana, tutti regolari sul territorio nazionale con domicilio a Sondrio, e di un soggetto nato e residente nel capoluogo. Nel corso delle perquisizioni sono stati rinvenuti e sequestrati 4.230 euro in banconote di vario taglio, una dose di eroina del peso di 0,29 grammi e i telefoni cellulari in possesso degli indagati.

Le indagini

Come detto, le indagini, condotte dalla Squadra Mobile di Sondrio, erano partite nello scorso autunno a seguito del ricovero al pronto soccorso dell'ospedale di Sondrio di un soggetto per abuso di alcool e cocaina, il quale aveva acquistato la droga da un cittadino extracomunitario in una via del centro di Sondrio.

L'attività investigativa dei poliziotti della Questura di Sondrio ha poi portato alla luce un'attività sistematica di spaccio di droga che i soggetti arrestati portavano avanti nel capoluogo, tra l'altro gestendo in maniera esclusiva lo spaccio di cocaina ed eroina.

Le modalità dello spaccio

I sei arrestati avevano allestito una rete di distribuzione molto efficace: l'acquisto della sostanza stupefacente avveniva a seguito di più contatti telefonici con gli acquirenti: nella prima telefonata veniva ordinato lo stupefacente, mentre nella seconda veniva stabilito il luogo dello scambio. Gli indagati raggiungevano il luogo concordato in bicicletta, cercando di evitare strade in cui fossero attivi sistemi di video-sorveglianza e la stessa attenzione veniva posta nella scelta dei punti di spaccio, sempre indicati con riferimenti alternativi all'esplicito nome della via prescelta per l'incontro.

I riferimenti più comuni erano "Al ponte o bridge" qualora l'incontro dovesse avvenire al Lungo Mallero Cadorna, oppure "Under ground" per indicare il sottopasso pedonale di via Torelli, o ancora "Small street" a significare la strada pedonale che da via Torelli conduce a via Maffei.

Il soggetto che riceveva la telefonata rimaneva, di solito, in un luogo differente da quello della cessione, mentre a raggiungere gli acquirenti era, in bicicletta, un complice. A volte la cessione della sostanza stupefacente avveniva anche a domicilio, rendendo difficile l'attività di osservazione degli inquirenti.

L'organizzazione

Gli indagati si erano divisi in due gruppi ben distinti che, sebbene avessero clienti comuni, operavano senza mai interferire tra loro, riuscendo così a effettuare in pochi mesi 450 cessioni di cocaina e più di 600 di eroina a circa un centinaio di assuntori locali.

Il prezzo di una dose di mezzo grammo di cocaina era fissato a 50 euro; 30 euro, invece, il prezzo di una dose di mezzo grammo di eroina.

Nel corso delle indagini è emersa anche la posizione di un soggetto nato a Sondrio che aveva il compito di procacciare clienti ai due gruppi di spacciatori.

Le dosi erano trasportate mediante occultamento all'interno del cavo orale, dopo averle confezionate ermeticamente con un involucro di colore bianco o nero a seconda del tipo di sostanza. Alle dosi veniva conferita una forma sferica molto liscia, che in caso di controllo da parte della Polizia, potevano essere facilmente deglutite. 

Gli arresti

Al termine dell'operazione gli indagati sono stati associati presso le case circondariali di Sondrio, Lecco e Como.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Blitz antidroga a Sondrio, in manette sei spacciatori

SondrioToday è in caricamento