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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Coronavirus settimana 2: le nuove disposizioni. No a centri sportivi, si a bar e ristoranti purché con 1 metro di distanza tra le persone

Alle 24 di questa notte entra in vigore il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri

“Questa mattina ci siamo confrontati con i governatori di Veneto ed Emilia Romagna per concordare le modifiche da apportare alla bozza del testo del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) che il Governo ci ha inviato. Un lavoro che va nella direzione di cercare di eliminare il rischio sanitario per i nostri cittadini e nel contempo valutare la situazione economica, prestando grande attenzione alla ripresa economica”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, collegandosi in video conferenza alla conferenza stampa convocata a Palazzo Lombardia per fare il punto sulla situazione del Coronavirus alla quale hanno partecipato il vicepresidente Fabrizio Sala e gli assessori Giulio Gallera (Welfare) e Davide Caparini (Bilancio). 

“Una ripartenza – ha aggiunto il governatore - che vogliamo avvenga al più presto e che necessariamente potrà esserci una volta risolta la situazione di emergenza sanitaria che stiamo affrontando”.

“Oggi – ha detto ancora Fontana - ho anche incontrato tutti i responsabili delle strutture private convenzionate con il nostro sistema sanitario regionale che si sono detti favorevoli a collaborare per gestire la presa in carico dei pazienti affetti da Coronavirus. Già domani 14 medici affiancheranno i colleghi delle strutture pubbliche”.

Situazione sanitaria

Il punto della situazione della Lombardia ad oggi lo ha fatto l’assessore Gallera: sono 984 i casi positivi su un totale di 6.879 tamponi effettuati; i ricoverati non in terapia intensiva sono 406, quelli in terapia intensiva 106; in isolamento domiciliare ci sono 375 persone, mentre i dimessi e trasferiti al domicilio sono 73. I decessi di persone con un quadro medico già compromesso sono 31.

BG   209
BS   49   
CO   2    
CR   214  
LC   2
LO   344
MB   6    
MI   46   di cui 18 a Milano città
MN   4    
PV   78   
SO   3    
VA   4    

In verifica 23

Nuovi infermieri

“Ad aprile – ha continuato Gallera – era prevista la laurea di più di 100 infermieri. Abbiamo chiesto a Remo Morzenti, presidente di tutti i rettori d’Italia, di anticipare questo momento in modo da immetterli subito nel sistema sanitario. 

“E’ molto significativo che l’Organizzazione mondiale della Sanità – ha proseguito – da ieri a Milano, ha espresso giudizi positivi e lusinghieri per il modello che abbiamo adottato e che vorrebbe prendere ad esempio anche per altri Paesi”.

Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri

Alla conferenza stampa per fare il consueto punto sull'emergenza coronavirus è intervenuto anche il vicepresidente della Regione Lombardia Fabrizio Sala.

"Alle 24 di questa notte - ha detto il vicepresidente - termina quanto disposto nell'ordinanza siglata dal presidente della Regione Lombardia e dal ministro della Salute ed entra in vigore il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, condiviso a livello istituzionale e con il Comitato scientifico".

"Cambia l'impostazione - ha specificato - perché nel testo che fissa le disposizioni per i prossimi sette giorni abbiamo una parte che sarà relativa a tutto il territorio nazionale oltre a una parte di misure relative a tre Regioni e probabilmente due province; un'altra è riferita a quattro province oltre alla 'zona rossa' per la quale vengono riconfermate tutte quante le disposizioni già decise".

Le disposizioni

"Per quanto riguarda la Regione Lombardia - ha proseguito - confermiamo che cinema e teatri rimangono chiusi. I musei, invece, vengono contingentati in entrata e si introduce un elemento per evitare assembramenti e distanziare di un metro le persone una dall'altra".

"Confermata la sospensione di tutte le lezioni nelle scuole di ogni ordine e grado. I plessi - ha sottolineato il vicepresidente Sala - potranno essere aperti e sanificati, si potranno attivare le lezioni e-learning in modo da mantenere attiva la didattica, sono sospesi tutti i concorsi tranne quelli sanitari".

"A pub, bar e ristoranti è consentito l'accesso con limitazione di posti a sedere e distanziamento di almeno 1 metro uno dall'altro" ha ribadito Fabrizio Sala.

"Una misura - ha evidenziato - riguarda in particolare le quattro province di Bergamo, Lodi, Cremona e Piacenza. Nel weekend prossimo, sabato e domenica, le medie e grandi strutture di vendita, i negozi presenti nei centri commerciali e i mercati saranno chiusi ad eccezione delle farmacie, parafarmacie e punti vendite alimentari. Questo provvedimento era già presente nella nostra Ordinanza".

Centri sportivi

"Ribadiamo - ha rimarcato il vicepresidente Sala - che sul nostro territorio resteranno chiuse tutte le palestre, centri sportivi, piscine, centri benessere, centri sportivi e termali, eccetto le prestazioni dei Lea (Livelli Essenziali di Assistenza)".

"Ci dobbiamo abituare a una vita un po' diversa rispetto a quella che facevamo anche solo un mese fa - ha detto ancora il vicepresidente Sala - con l'obiettivo di assumere comportamenti che ci permettono di rallentare la diffusione del virus".

Disposizioni nel dettaglio

Sospensione degli eventi e delle competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, sino all’8 marzo 2020, in luoghi pubblici o privati. Resta consentito lo svolgimento dei predetti eventi e competizioni, nonché delle sedute di allenamento, all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse. È fatto divieto di trasferta dei tifosi residenti in Lombardia e la partecipazione ad eventi e competizioni sportive che si svolgono nelle restanti regioni e province;

È consentito lo svolgimento delle attività nei comprensori sciistici a condizione che il gestore provveda alla limitazione dell’accesso agli impianti di trasporto chiusi assicurando la presenza di un massimo di persone pari ad un terzo della capienza (funicolari, funivie, cabinovie, ecc.);

Sospensione, sino all’8 marzo 2020, di tutte le manifestazioni organizzate, di carattere non ordinario, nonché degli eventi in luogo pubblico o privato, ivi compresi quelli di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi ma aperti al pubblico, quali, a titolo d’esempio, grandi eventi, cinema, teatri, discoteche, cerimonie religiose;

L’apertura dei luoghi di culto è condizionata all’adozione di misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro;

Sospensione, sino all’8 marzo 2020, dei servizi educativi per l’infanzia, delle attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, comprese le Università e le Istituzioni di Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica, di corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie e università per anziani, ad esclusione dei corsi per i medici in formazione specialistica e dei corsi di formazione specifica in medicina generale nonché delle attività dei tirocinanti delle professioni sanitarie, ferma in ogni caso la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza;

Apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura a condizione che detti istituti e luoghi assicurino modalità di fruizione contingentata o comunque tali da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico, e tali che i visitatori possano rispettare la distanza tra loro di almeno un metro;

Sospensione delle procedure concorsuali pubbliche e private ad esclusione dei casi in cui venga effettuata la valutazione dei candidati esclusivamente su basi curriculari e/o in maniera telematica nonché ad esclusione dei concorsi per il personale sanitario, ivi compresi gli esami di stato e di abilitazione all’esercizio della professione di medico chirurgo, e di quelli per il personale della protezione civile, ferma restando l’osservanza delle disposizioni di cui alla direttiva del Ministro per la pubblica amministrazione n. 1 del 25 febbraio 2020;

Svolgimento delle attività di ristorazione, bar e pub a condizione che il servizio sia espletato per i soli posti a sedere e che, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali, gli avventori siano messi nelle condizioni di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro;

Apertura delle attività commerciali condizionata all’adozione di misure organizzative tali da consentire un accesso ai predetti luoghi con modalità contingentate o comunque idonee a evitare assembramenti di persone, tenuto conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico, e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza di almeno un metro tra i visitatori;

Limitazione dell’accesso dei visitatori alle aree di degenza, da parte delle direzioni sanitarie ospedaliere;

Rigorosa limitazione dell’accesso dei visitatori agli ospiti nelle residenze sanitarie assistenziali per non autosufficienti;

Sospensione dei congedi ordinari del personale sanitario e tecnico, nonché del personale le cui attività siano necessarie a gestire le attività richieste dalle unità di crisi costituite a livello regionale;

Privilegiare, nello svolgimento di incontri o riunioni, le modalità di collegamento da remoto con particolare riferimento a strutture sanitarie e sociosanitarie, servizi di pubblica utilità e coordinamenti attivati nell’ambito dell’emergenza COVID-19.

Danni economici

L'assessore al Bilancio, Finanza e Semplificazione Davide Caparini ha focalizzato l'attenzione sull'impegno della Giunta per l'approvvigionamento dei presidi sanitari necessari a fronteggiare l'emergenza. "Dialoghiamo con il Governo e le parti sociali - ha rimarcato - per individuare i primi interventi anche fuori dalla 'zona rossa'.

"Difficile quantificare i danni di questa crisi - ha detto - considerando che il nostro Paese si trovava già in una situazione critica. Nell'economia nazionale Milano pesa per il 10,2% del Pil, la Lombardia per il 22,3%. Ci rendiamo conto quanto sarà difficile reperire le risorse necessarie: stiamo lavorando con il Governo e con le parti sociali. Garantiamo ai cittadini lombardi tuto il nostro impegno per offrire risposte rapide ed efficaci in un momento difficilissimo, non prevedibile e di assoluta straordinarietà".

"E' stata istituita in Regione Lombardia - ha proseguito Caparini - una task force economica permanente con gli assessori Mattinzoli e Rizzoli e coordinata dal vicepresidente Sala - stiamo raccogliendo le istanze e i suggerimenti dei rappresentanti delle categorie produttive perché mercoledì incontreremo il premier con il ministro dello Sviluppo economico per definire gli interventi urgentissimi da attuare".

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