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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Quanto affetto per Emilio "Millino" Rigamonti

Numerosi i messaggi di cordoglio per la scomparsa del signore della bresaola. Sabato 3 giugno i funerali a Sondrio

Grande cordoglio in Valtellina per la scompara di Emilio Rigamonti, storico patron dell'omonimo bresaolificio, deceduto per strada a Sondrio nella tarda mattinata del 31 maggio. Tanti i messaggi di affetto e vicinanza espressi pubblicamente nelle ultime ore in ricordo della figura del "Millino". “Oggi perdiamo un pilastro dell’azienda. La sua intuizione e il suo impegno – ha detto l’attuale amministratore delegato del Salumificio Rigamonti, Claudio Palladi – hanno reso la nostra azienda leader nel mondo e la Bresaola della Valtellina IGP un prodotto conosciuto e consumato in tutto il pianeta".

"Ci legava una profonda stima, sul piano professionale e soprattutto umano. Avevamo festeggiato insieme di recente i suoi 92 anni.  La sua è stata una presenza costante e discreta. Ha sempre sentito l’azienda come propria – ha concluso Palladi – abbiamo lavorato fianco a fianco e ci siamo confrontati fino all’ultimo, anche dopo l’acquisizione da parte di JBS, della quale era pienamente soddisfatto. Sentiremo profondamente la sua mancanza". 

"Ci uniamo al dolore della famiglia e tutto il nostro pensiero va all’uomo e all’imprenditore che era. Ci lascia una persona di estremo valore. Fondamentale è stato il suo contributo per il riconoscimento e la valorizzazione del nostro prodotto Igp. La sua passione per il lavoro e per il territorio ci sono di esempio" ha dichiarato Mario Moro, presidente del Consorzio di Tutela Bresaola della Valtellina, sodalizio di cui Rigamonti era stato fondatore nel 1998 nonché primo presidente, in carica per lungo tempo. 

Anche Confindustria, di cui Rigamonti era stato presidente, si è espressa, tramite l'attuale numero uno di Lecco e Sondrio, Plinio Agostoni. "Ricordiamo l’imprenditore Emilio Rigamonti con grande stima e particolare gratitudine, soprattutto per il suo impegno nell’ambito di Confindustria Sondrio della quale è stato presidente. Un’associazione che durante il suo mandato, e non solo, ha contribuito a far crescere. Il suo impegno per la valorizzazione della Bresaola e dei prodotti valtellinesi oltre che per lo sviluppo del territorio in senso ampio, nelle attività a sfondo sociale, in quelle culturali fino alle sportive è noto, e anche a noi fa piacere sottolinearlo, accanto alle grandi qualità imprenditoriali ed umane".

Ad unirsi al cordoglio, con un messaggio di "affetto e riconoscenza per il carissimo e indimenticato Emilio Rigamonti", anche i rappresentanti della Camera di Commercio, la presidente Loretta Credaro ed il segretario generale Marco Bonat, anche a nome degli amministratori e del personale. Rigamonti era stato a lungo amministratore camerale.

Il legame con Sondrio

Forte il legame con la sua città, Sondrio. L'imprenditore è stato ricordato anche dal sindaco del capoluogo Marco Scaramellini, nel corso della seduta del primo Consiglio comunale a Palazzo Pretorio: "Ho appreso della morte di un anziano a Piazzale Bertacchi - ha sottolineato il primo cittadino del capoluogo - dalla stampa, ma non sapevo in un primo momento si trattasse di lui. Solo dopo mi è stato comunicato che era proprio Emilio Rigamonti e ci tenevo a ricordarlo in questa sede. È stato un ex Ligari d'Argento e soprattutto un benefattore per la città e la collettività con le sue importanti donazioni alla Rsa".

"È stato il mio Presidente per oltre 25 anni. Grazie a lui e a Diego Pini tanti ragazzi come me hanno potuto vivere il sogno di una pallacanestro ad alti livelli, diventando uomini in un ambiente sano e costrutivo. Un galantuomo di altri tempi. Grazie presidente", ha scritto Ivan Munarini, attuale assessore al Bilancio del Comune sondriese, per anni faro del Sondrio Basket Rigamonti.

Sentito il ricordo di Klaus Pini, attuale presidente della Sondrio Sportiva e figlio dello storico allenatore Diego. "Certe cose si intuiscono da piccoli ma si capiscono solo da grandi. Quando arrivavamo in palestra tutto era normale si viveva di certezze, avevi la famiglia del basket e suo padre era il Signor Emilio. C’erano le trasferte, i tornei, le cene di Natale e il Basket Circuit. Poi cresci e scopri che nulla è scontato e man mano scopri che c’è stata una persona unica capace di donare in una maniera eccezionale, per alcuni irragionevole, ma grazie al quale siamo cresciuti, grazie al quale oggi abbiamo un’etica, una famiglia, un lavoro, una passione per lo sport. Non saprei dire quanti giovani ha aiutato e per quanti imprenditori è stato di ispirazione nel far del bene alla comunità. Quello che per molti è stato il Re della bresaola per noi, la famiglia del basket, è stato il Re dell’Altruismo".

I funerali

Emilio Rigamonti lascia la moglie Jenny, la figlia Simonetta con Paolo e gli amati nipoti Andrea e Virginia con le rispettive famiglie. I funerali si svolgeranno a Sondrio, sabato 3 giugno alle ore 15.00 presso la chiesa Collegiata. Venerdì 2 giugno alle ore 20.00 sarà recitato il S. Rosario sempre in Collegiata.

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