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Cronaca

Il sabato sera di un comasco in Valle: 30 giorni di prognosi, denunce e pagamento dei danni

Poteva finire in tragedia, l’inseguimento che ha visto interessati una pattuglia dei Carabinieri col conducente di una Opel Corsa

Poteva finire in tragedia, l’inseguimento che sabato notte ha visto interessati una pattuglia dei Carabinieri della Stazione di Morbegno, col conducente di una Opel Corsa, che sfrecciava sulla SS38, proveniente da Chiavenna. I militari, dopo aver ricevuto la segnalazione dalla Centrale Operativa, riguardante la macchina in fuga, sono riusciti ad intercettarla.

Era molto chiaro per il conducente, inseguito dalle sirene della gazzella, che avrebbe dovuto accostare ma, in più occasioni, questi ha fatto capire ai militari non averne affatto intenzione, schiacciando nuovamente il piede sull’acceleratore, cercando di speronare la macchina dei Carabinieri.

La folle corsa è stata interrotta all’altezza del km 60+900, dopo che il guidatore, per la velocità sostenuta, ha perso il controllo del veicolo, finendo fuoristrada. I Carabinieri che, temendo per l’incolumità anche degli altri utenti della strada, avevano desistito dall’inseguimento, intervenivano pochi minuti più tardi, a seguito dello schianto della Opel Corsa, prestando aiuto al conducente incastrato tra le lamiere.

Alla guida, un 29enne comasco che, seppur di giovane età, già risulta essere conosciuto alle forze dell’ordine per i suoi eccessi. L’uomo, portato all’ospedale di Lecco, è stato già dimesso con 30 giorni di prognosi per i vari traumi riportati e per la frattura della scapola a seguito del sinistro.

Più complicato l’aspetto penale, visto che è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e guida in stato di ebbrezza ed altresì obbligato al risarcimento dei danni cagionati

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