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Cronaca

Gustosando, oltre diecimila persone in tre weekend

Gli eventi di settembre e ottobre hanno portato in Bassa Valtellina sessantamila visitatori: la proposta di qualità ha condotto a risultati importanti sulla quantità

Di successo in successo, in un autunno mai così positivo per l’afflusso di turisti in Bassa Valtellina, Gustosando, con la doppia proposta di ‘Mello in cantina’ e ‘Bollicine nelle corti’, ha chiuso come meglio non avrebbe potuto l’edizione 2017 che si è caratterizzata, come e più delle precedenti, per l’alto livello qualitativo degli itinerari che hanno unito natura, cultura ed enogastronomia, ovvero tutto ciò che di bello e di buono il nostro territorio ha da offrire.

Nove percorsi del gusto per nove paesi coinvolti e tre fine settimana per scoprirli e apprezzarli: ad accogliere l’invito sono stati complessivamente in diecimila, perlopiù turisti provenienti dal resto della Lombardia, che hanno scelto di trascorrere una giornata o un intero fine settimana in Bassa Valtellina e di acquistare pass con un costo medio di 30 euro per sé e per i propri familiari. Ogni itinerario è stata una scoperta, poiché nell’impianto di una manifestazione che punta sulle eccellenze agroalimentari, sul patrimonio di usi e tradizioni e sulle testimonianze storico-artistiche, ciascuno dei paesi coinvolti ha valorizzato le sue peculiarità, diverse da borgo a borgo, e per questo uniche. È stato così ad Ardenno e Buglio in Monte per Bresaolando, ad Albaredo, Dazio e Caspano, Gerola Alta per Gustosando, a Mello, Cercino e Traona tra cantine, palazzi e corti con Costiera dei Cech in Cantina e tra vigne e terrazzamenti con il Sentiero del Vino. La musica, il folklore, l’intrattenimento, le ricette di antica memoria preparate in diretta hanno completato l’offerta. «Le condizioni meteorologiche ci hanno indubbiamente aiutato - sottolinea Stefano Scetti , presidente del Consorzio Turistico Porte di Valtellina, che ha coordinato la manifestazione - ma è stata la qualità delle proposte a conquistare i visitatori. Tutto merito dei volontari e delle associazioni coinvolte che hanno lavorato benissimo sia prima degli eventi, nell’organizzazione, che durante, nell’accoglienza. Rispetto all’anno scorso abbiamo rilevato una crescita: l’esperienza degli anni scorsi è servita per meglio definire gli itinerari, per affinare le proposte e per differenziarle. Gli apprezzamenti dei partecipanti sono stati il giusto premio per l’impegno dei volontari».

Altrettanto importante si è rivelato il contributo dei sindaci, che hanno coordinato le associazioni, delle forze dell’ordine, sempre presenti, e, soprattutto degli addetti del Consorzio turistico chiamati a un lavoro eccezionale prima, durante e dopo Gustosando. Un lavoro di squadra che ha consentito il regolare svolgimento di tutte le iniziative, al quale ha contributo anche Stps che ha garantito i collegamenti tra Morbegno e i diversi paesi, contribuendo a decongestionare il traffico straordinario di queste settimane.

Nell’ultimo weekend, Mello è stata visitata da oltre duemila persone, 1700 il sabato e 500 la domenica, un vero e proprio record che ripaga degli sforzi compiuti, per una chiusura in grande stile. Alla soddisfazione dei singoli paesi e di ciascuna associazione si unisce quella del Consorzio Turistico che ha coordinato l’intero evento con il sostegno della Comunità Montana e dei singoli comuni. «Considerando i tre weekend e l’intero territorio della Bassa Valtellina, il bilancio è più che positivo: non dimentichiamo, infatti, che gli itinerari hanno un costo e che chi acquista i pass ha aspettative che non possiamo deludere - aggiunge Scetti -. Il progressivo aumento dei partecipanti dal primo weekend in avanti conferma che nessuno è stato deluso: i partecipanti hanno vissuto l’esperienza unica che desideravano. La quantità, che ha garantito il tutto esaurito in alberghi, B&B e ristoranti, non è andata a scapito della qualità, anzi, è stata proprio quest’ultima a consentire di raggiungere i risultati attesi in termini di numeri».

I valtellinesi hanno smentito, qualora ce ne fosse stato ancora il bisogno, il cliché che li dipinge come montanari restii ad aprirsi agli altri mostrandosi per ciò che realmente sono: gioviali, disponibili ed orgogliosi di raccontare il territorio. La calorosa accoglienza degli oltre mille volontari coinvolti e la varietà delle proposte sono le vere ragioni del successo di Gustosando.

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