"È un momento drammatico e intollerabile. Speravamo potesse prevalere un minimo di razionalità e di umanità, ma così non è stato. Putin gioca una partita che guarda ai secoli passati per giustificare una aggressione armata che in Europa non si vedeva da decenni. Serve una reazione compatta da parte dell’Italia e degli alleati, e la prima opzione deve essere quella di un pacchetto di sanzioni europee, concordate con gli alleati, molto dure, per isolare economicamente la Russia". A dichiararlo è il tiranese Benedetto Della Vedova, sottosegretario di Stato per gli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale nel Governo Draghi.

"Questo è un attacco alla democrazia che oggi riguarda direttamente l’Ucraina ma che potrebbe, in futuro, riguardare pezzi dell’Unione europea: in gioco non c’è solo l’incolumità dei cittadini ucraini ma la sicurezza e la democrazia in Europa. Putin non tollera che ci siano popolazioni vicine che scelgono la democrazia e i valori condivisi con l’Unione europea" ha aggiunto il segretario di PiùEuropa.

"Putin si conosceva"

Per Della Vedova è tempo di reagire. "Come ha detto il presidente Draghi è un’aggressione immotivata ed ingiustificata a cui bisognerà reagire in modo efficace. Per giorni in molti speravano che non fosse così, non fosse come veniva preannunciato dagli Stati Uniti e da tanti altri. La realtà si è presentata per quello che che era e Putin si è disvelato per quello che è, che molti di noi già pensavo da tempo. L'Italia è impegnata a partecipare in modo pieno, consapevole, fattivo, da protagonista alla reazione europea che sarà, come hanno preannunciato questa mattina la presidente von der Leyen e l'alto rappresentante Borrell, fatta di sanzioni di tipo economico per isolare economicamente la Russia" conclude il sottosegretario originario di Tirano.