Guerra in Ucraina: una raccolta di beni di prima necessità per i profughi
In prima linea la sondalina Giovanna Muscetti che, la prossima settimana, partirà con altri volontari di Protezione civile verso il confine tra Ucraina e Polonia per dare aiuto a donne e bambini
Ancora una volta, di fronte a situazioni di grande emergenza umanitaria, come quella che sta generando la guerra in Ucraina, il grande cuore di valtellinesi e valchiavennaschi non rimane indifferente: tra coloro che si sono attivati per dare un aiuto concreto alla popolazione ucraina, costretta a lasciare il proprio paese e le proprie case c'è Giovanna Muscetti che ha organizzato una raccolta di beni di prima necessità.
Cosa donare
I cittadini, ma anche le aziende, come peraltro sta già avvenendo in queste ore, possono donare:
- indumenti caldi, anche tecnici, per donna, bambino e adolescente
- scarpe anche tecniche
- Sacchi a pelo
- latte in polvere
- pannolini
- assorbenti
- scatolame vario a lunga conservazione
- coperte
- materiale di pronto soccorso, come cerotti, bende, disinfettanti, anti-dolorifici, pomate.
Tutti coloro che hanno intenzione di donare possono contattare la stessa Giovanna Muscetti all'indirizzo mail gmuscetti@gmail.com.
La "missione"
La stessa Giovanna Muscetti, poi partirà la prossima settimana alla volta del confine tra Polonia e Ucraina per consegnare tutto il materiale raccolto e dare il suo contributo direttamente sul campo per cercare di alleviare le sofferenze dei profughi ucraini: "Donne e bambini, visto che gli uomini non possono lasciare il Paese" - ha spiegato la stessa Muscetti.
La donna valtellinese partirà con altri volontari di Protezione civile con i mezzi della stessa associazione e questo grazie anche a Monica, una ragazza polacca, residente a Milano, che è in contatto con la Protezione civile proprio della Polonia, la quale sta già coordinando i primi interventi. Della "missione" della Protezione civile farà parte anche un medico.
"Abbiamo già ricevuto diverse donazioni sia da privati cittadini sia da aziende - ha sottolineato Giovanna Muscetti - e credo che ognuno possa dare la propria parte per far fronte a questa emergenza. Abbiamo deciso di riattivare il cosiddetto "Dream Team", il gruppo di amici con cui ci eravamo mossi anche nei primi tempi della pandemia per reperire mascherine e ventilatori e cercheremo di raccogliere e portare al confine il più possibile per far fronte alle necessità dei profughi".
Tutto questo mentre proprio nel pomeriggio di oggi, a Bruxelles è in corso una riunione per stabilire la strategia d'intervento della Protezione civile a livello europeo e preparare la partenza della colonna che allestirà i campi profughi con tende e cucine.