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Cronaca

Stop al trofeo internazionale: la rabbia di Enci e della società italiana setters di Sondrio

A pochi giorni dalla manifestazione di Livigno, che avrebbe dovuto tenersi il 12 e 13 agosto, l'autorizzazione negata da parte dell'amministrazione provinciale

Si sarebbe dovuta disputare il 12 e 13 agosto a Livigno la tappa valtellinese del Trofeo Internazionale Saladini Pilastri e Trofeo SIS Montagna organizzati dalla Società Italiana Setter Delegazione di Sondrio e dal Gruppo Cinofilo Valtellinese (Delegazione Provinciale ENCI).

Dopo mesi di lavoro di preparazione da parte delle due associazioni, a pochi giorni dal via della manifestazione stessa è arrivato lo stop imposto dall'amministrazione provinciale che ha scatenato la rabbia proprio della Società Italiana Setter Delegazione di Sondrio e dal Gruppo Cinofilo Valtellinese che hanno affidato le loro "perplessità" a una lettera aperta in cui ricostruiscono, naturalmente dal loro punto di vista, la vicenda.

La mancata autorizzazione

"Dopo mesi di lavoro per avere tutte le autorizzazioni previste: autorizzazione ENCI, nulla osta Sindaci di Livigno, Valdidentro, Bormio, concessionari dei terreni privati, Parere favorevole di Ispra (Istituto Superiore per la protezione e ricerca ambientale) di validità generale “le prove di selezione cinotecnica sui galliformi di montagna, organizzata secondo le modalità previste dai disciplinari ENCI possono svolgere un importante ruolo nel monitoraggio di queste specie… e possono risultare meno impattanti rispetto alle normali attività di monitoraggio, il benestare del Comitato di Gestione del Comprensorio Alpino Alta Valtellina che ci autorizzava ad effettuare le Verifiche Zootecniche come attività finalizzata al censimento dei Galliformi Alpini, rispetto della normativa sulle Linee guida dei Galliformi Alpini DGRn30/12/2020 N4169 e Decreto 14829 Valutazione di Incidenza e screening di incidenza, - scrivono i presidenti della delegazione di Sondrio della Società italiana setters Alessandro Sala e quello del Gruppo cinofilo valtellinese Gino Dazio - è arrivato a ciel sereno un diniego, in contrasto con le Linee Guida Regionali sui Galliformi, che sarà impugnato nelle sedi opportune. Si sottolinea come, nel periodo di deposizione e schiusa delle uova dei Galliformi Alpini e anche successivamente, La Provincia di Sondrio autorizzi manifestazioni, alle quali chiaramente non siamo contrari, con partecipazione di centinaia di concorrenti anche per giornate consecutive siano esse podistiche o di motocross dove ci piacerebbe sapere se esistano studi di incidenza e tutte le barriere ed ostruzionismi messe dalla Provincia di Sondrio quando trattasi di ausiliari che vengono abbinati alla Caccia!!!". 

Uno stop paradossale

"Si conclude nel ricordare alla Provincia di Sondrio che ha tanto a cuore la tutela della fauna Alpina, che le recenti Linee Guida per la conservazione e gestione dei Galliformi Alpini di interesse venatorio, approvate con DGR 30/12/2020, hanno introdotto una serie di corsi di formazioni (compreso binomio conduttore-ausiliario con idoneità Giudice ENCI) che di fatto porrà una serie di limitazione alla possibilità da parte di tutti di poter accedere ai censimenti con il cane da ferma. - proseguono Sala e Dazio - Non si capisce come mai la Provincia di Sondrio sempre in prima linea nel porre ulteriori limiti alla nostra passione e molto favorevole a questi corsi (a settembre ne ha messi altri di discutibile valenza) neghi in maniera ingiustificata Le Prove di Selezione Cinotecnica di cani già abilitati dai Giudici ENCI (siamo di fronte ad un grave Paradosso)".

Ricadute negative

L'annullamento in extremis della manifestazione ha comportato la cancellazione di molte prenotazioni da parte di chi avrebbe raggiunto l'Alta Valle anche da fuori provincia e ha impedito alle due associazioni di proseguire in una tradizione consolidata che le ha portate nel corso degli anni a dare vita a manifestazioni cinofile di livello internazionale, come Albosaggia 2017, Pizzo Scalino 2019, Trofeo Saladini Pilastri Albosaggia 2020, Chiavenna 2021, con la partecipazione di concorrenti professionisti che provengono non solo da tutta Italia, ma anche dall’estero.

"Rimane comunque l’amarezza da parte di chi scrive - concludono Sala e Dazio - di vedere che ancora una volta dei Funzionari dell’Ufficio Caccia e Pesca abbiano perso l’occasione di far conoscere la bellezza e tradizioni delle Nostre Valli Alpine, oltrechè aver creato un ingente danno economico alle strutture ricettive".

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